La Corte d'Appello di Caltanissetta dà piena ragione agli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Chiara Rita Tumminelli e condanna il Ministero dell'Istruzione a riconoscere a un docente immesso in ruolo successivamente al 2011, ma con anni di precariato alle spalle, la clausola di salvaguardia prevista dal C.C.N.L del 19 luglio 2011 e riconosciuta solo in favore dei docenti assunti con contratto a tempo indeterminato che fossero in servizio nel 2010. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto al “gradone 3-8 anni” anche se immessi in ruolo successivamente al 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto precedentemente.
Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista specializzata Orizzonte Scuola, sul rientro il 7 gennaio 2021 ha affermato che non è possibile. Infatti, il leader del sindacato ha detto che “regna tanta confusione. Non si può essere pronti in questa situazione”. Dunque, “l’unica proposta sensata, Anief l’ha avanzata nei giorni scorsi, è rendere obbligatorio dal 10 gennaio uno screening con tampone per tutti gli 8 milioni di studenti e il milione e mezzo di personale, docenti e ATA. E poi si dovrebbe estendere e rendere operativo non solo per i taxi ma anche per gli Ncc il sistema delle convenzioni per poter accompagnare gli studenti a scuola. Lo Stato deve utilizzare tutti i mezzi di trasporto che ha disponibili per mantenere quel 50% di distanziamento all’interno dei mezzi di trasporto pubblico. Ci risulta che già alcuni Comuni hanno fatto le convenzioni e i taxi sono stati esclusi. Quindi, sicuramente bisogna ripartire dai trasporti, ma sarà ogni istituzione scolastica a dover riaprire in base all’esito dello screening”.
Per quanto riguarda la possibilità di tornare il classe tutti lo stesso giorno, Pacifico ha dichiarato che “bisogna valutare classe per classe dopo il tampone di studenti e personale. Dopo aver preso queste precauzioni e aver visto i contagi, sintomatici e asintomatici, si potrebbe prevedere il rientro a scuola per tutti il 1° febbraio. Non esistono cifre del 75% o 100%, esistono situazioni singole che devono essere verificate, che potrebbero permettere un rientro per esempio del 30 o 40%”.
È stato sottoscritto all’Aran il protocollo «Decadenza delle RSU nel corso del triennio dalla loro elezione»: tenendo conto della situazione epidemiologica in atto, che rende particolarmente complesso procedere alle elezioni suppletive, la parte pubblica e le organizzazioni sindacali hanno concordato che il termine di 50 giorni fissato per il rinnovo delle stesse Rsu decorrerà “dalla data di cessazione dello stato di emergenza”. In attesa dell’attuazione di tale procedura, le relazioni sindacali (compresa la sottoscrizione dei contratti integrativi) proseguiranno con le organizzazioni di categoria firmatarie dei contratti collettivi nazionali di lavoro e con gli eventuali componenti delle RSU non dimissionari (o decaduti).
L’Anief comprende il problema, ma non è d’accordo nelle modalità prescelte: “Come sindacato di categoria – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico - pensiamo che, piuttosto che comprimere la rappresentanza fino al termine dello stato di emergenza, si dovrebbe ragionare sulla possibilità di votazioni in modalità telematica e sull’ammissione ai tavoli delle singole istituzioni scolastiche dei delegati di tutte le sigle sindacali nelle cui liste erano stati eletti i membri della Rsu decaduta”.
Prosegue presso la Camera l’iter per la valutazione delle 1205 proposte emendative riferite al A.C. 2790 – bis al “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”. Sono stati vagliati tutti i 229 articoli del testo in attesa della definitiva approvazione da parte del Governo entro la fine dell’anno
In base all’esame aggiornato, risultano ancora presenti diverse delle richieste, seppure per via indiretta, formulate dall’Ufficio legislativo Anief; sebbene diversi emendamenti, dei 68 presentati dal giovane sindacato, non sono passati al vaglio della Camera, sono ancora molte le richieste formulate dall’Anief che sono state reputate ammissibili, anche attraverso richieste di modifica analoghe o della stessa materia rispetto a quelle formulate dal giovane sindacato
Con una lettera del presidente Marcello Pacifico, il sindacato autonomo si è rivolto al dicastero di viale Trastevereperché si bandisca al più presto un corso-concorso anche per il personale amministrativo facente funzione come Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: un ruolo superiore che ha ricoperto per anni con professionalità, assumendosi enormi responsabilità, consentendo agli istituti di funzionare, in cambio di compensi irrisori. Nel proporre un metodo di reclutamento che “non pare illogico né particolarmente innovativo”, l’Anief cita posizioni favorevoli a tale procedura espresse dai Tribunali, dalla Corte Costituzione e dal Consiglio di Stato, nonché la normativa vigente: tutte espressioni che danno pieno sostegno alla stabilizzazione del personale che nel corso degli anni ha dimostrato di avere fatto proprie le competenze utili a ricoprire un ruolo professionale diverso da quello dove è formalmente collocato.
Marcello Pacifico (Anief): “Il legislatore ha più volte riservato concorsi riservati al personale della scuola per assicurare la stabilità dello stesso nelle istituzioni scolastiche: è giunto il momento di porre rimedio alla grave carenza di personale di ruolo nelle scuole statali e ridurre il ricorso a contratti a termine, autorizzando anche la possibilità di bandire concorsi ordinari con cadenza biennale. Come si fa ad opporsi a dei dipendenti che, dinanzi alla possibilità di fare quella che una volta si chiamava ‘carriera interna’, hanno ricoperto incarichi complessi acquisendo complesse competenze professionali, ma anche facendosi carico di serie responsabilità civili e penali”.