Continua l’esame da parte delle Commissioni della Camera del Disegno di Legge di Bilancio 2021: tra gli emendamenti che i parlamentari stanno valutando figurano anche quelli presentare dal sindacato Anief. Il sindacato ha rilevato, tra le proposte presenti, anche molti emendamenti che ricalcano le stesse problematiche esaminate, sintomo anche dell’importanza degli argomenti
Marcello Pacifico (Anief): “Questo è il momento più giusto per rilanciare la scuola e il settore tutto dell’Istruzione. Reputiamo sia un’operazione indispensabile per la crescita dei cittadini e dall’economia del paese, la cui importanza è chiara soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria. Le nostre richieste intendono tutelare tutte le parti in causa, a partire dai lavoratori che rappresentiamo ai quali si continuano ad assegnare stipendi tra i più bassi d’Europa sebbene, proprio durante la pandemia, abbiano dimostrato un altissimo senso del dovere verso la professione e i loro studenti. Inoltre, tra le proposte presentate, auspichiamo il rilancio di settori strategici come l’Università, la Ricerca e l’Alta formazione”
Ridurre al massimo i rischi da contagio per i lavoratori della Scuola, dell’Università e degli Enti di Ricerca: lo chiede il sindacato Anief, che ha presentato una mozione specifica, nel corso del terzo congresso nazionale durante il quale è stato riconfermato con acclamazione il presidente Marcello Pacifico. L’associazione autonoma si è impegnata a sostenere una linea di azione che promuove la tutela della salute e della sicurezza di tutti i lavoratori, a partire da quelli ‘fragili’ o a maggior rischio, al fine di “contribuire al contenimento dell’epidemia attraverso” la “prevenzione del rischio sanitario” e la “promozione, al fine della prevenzione del contagio e del successivo tracciamento, di impegni concreti da parte delle competenti amministrazioni”, così “da prevedere la somministrazione periodica e gratuita di test antigenici rapidi destinati a tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca che svolge la prestazione lavorativa in presenza, in considerazione della natura relazionale del lavoro svolto”. L’associazione svolgerà anche un’azione di promozione e monitoraggio, affinché la PA fornisca al lavoratore la strumentazione necessaria allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile e il periodo di emergenza non determini una violazione dei diritti.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Vogliamo evitare che l'emergenza epidemiologica in corso si trasformi in una compressione della tutela del diritto al lavoro e dei diritti contrattualmente riconosciuti ai lavoratori, a iniziare dalla tutela della maternità, passando per il diritto alle ferie, dei permessi e di tutti gli altri istituti previsti dalla regolamentazione normativa e pattizia in vigore”.
La rielezione è avvenuta oggi con il consenso unanime dei delegati del giovane sindacato, al termine del terzo congresso nazionale Anief che conta quasi 50 mila iscritti e un numero di consensi in costante crescita: si è trattato anche del primo congresso che ha visto il sindacato rappresentativo del settore Scuola, quindi titolato a sedersi ai tavoli della contrattazione nazionale con l’amministrazione centrale, dopo aver superato la soglia della rappresentatività nell’ultimo rinnovo delle Rsu.
Subito dopo la conferma, Marcello Pacifico ha dichiarato: “Stiamo crescendo, assieme ai diritti dei docenti e del personale Ata che tuteliamo e che abbiamo sempre protetto con tutte le nostre forze a disposizione. Certamente, sono ancora molte le cose da fare e il fine da raggiungere rimane sempre quello di costruire una scuola più giusta, equa e solidale”.
Continua lo stop al concorso straordinario a seguito della seconda ondata di Covid19 nella quale siamo ancora coinvolti: la procedura concorsuale, avviata lo scorso 22 ottobre con le prove uniche alle quali hanno partecipato quasi il 70 per cento dei 64 mila candidati, non terminerà quindi entro il 2020. In base a quanto si legge nella bozza del Dpcm Natale, fino al 15 gennaio prossimo permane sospeso lo svolgimento delle prove stesse come di tutte le verifiche “preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni”. Faranno eccezione i “concorsi per il personale del servizio sanitario nazionale, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile”. Per quanto riguarda le prove già svolte, il governo continua a dare la “possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto”. Lo stop previsto dal Dpcm riguarda anche ai concorsi ordinari, per la scuola dell’infanzia, primaria e ancora secondaria, che quindi slitteranno ulteriormente. Anief ricorda che con una proposta di emendamento al disegno di Legge di Bilancio 2021 intende far partecipare tutti i candidati alla graduatoria finale, eliminando la procedura selettiva in modo da garantire l’assunzione di tutti i 60 mila precari con 36 mesi di servizio partecipanti.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “posticipare tutte le prove concorsuali al 2021 significa mettere a repentaglio l’individuazione di circa 80 mila nuovi insegnanti che sarebbero dovuti scaturire dalle verifiche straordinarie e ordinare delle competenze di oltre 700 mila candidati. A questo punto è evidente che si rischia fortemente di ritrovarci il prossimo anno scolastico, quindi dal 1° settembre 2021, con altre 50-60 mila cattedre scoperte, per via dei pensionamenti in arrivo, oltre le 250 mila già assegnate quest’anno. Sarebbe una prospettiva dalle conseguenze immaginabili in un comparto dove già oggi si supera il 20% di organico (nel sostegno il 40%) assegnato a supplenza e una quantità di mancata assegnazione delle immissioni in ruolo che supera il 70%. Ribadiamo quindi le nostre richieste: approfittare della pausa per trasformare subito il concorso straordinario della secondaria, aperto a chi ha svolto almeno tre anni di supplenze, in un percorso non selettivo per soli titoli, con tali graduatorie utili per le immissioni in ruolo a GaE esaurite”.