Mentre i contagi salgono inesorabilmente, i focolai nelle scuole si riducono: nella settimana dal 12 al 18 ottobre negli istituti scolastici si sono registrati il 3,5% di tutti i nuovi focolai riscontrati nel Paese. Il dato proviene dall'Istituto Superiore di Sanità, con il report settimanale sui casi positivi al Covid19, nel quale si specifica che nelle scuole la trasmissione del virus è ancora limitata. A rimarcarlo, oggi, è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che parla di “dato incoraggiante”, perché i focolai a scuola “la settimana precedente erano il 3,8%, quindi il numero dentro le scuole è addirittura sceso, in proporzione al totale”. Lo stesso commissario Domenico Arcuri ha detto che “la scuola oggi è uno dei luoghi più protetti”. Crescono, tuttavia, le ore di didattica non in presenza: in molte regioni sono già al 50% e il Dpcm in arrivo o i governatori potrebbero innalzare ulteriormente la percentuale di DaD. Anche la Sicilia aumenta le restrizioni: infatti, “tra i punti contenuti della nuova ordinanza Musumeci c'è la sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori dell'isola con il contestuale avvio della didattica a distanza”.
Marcello Pacifico (Anief): “Abbiamo chiesto da diversi giorni al ministero dell’Istruzione di riaprire il tavolo per realizzare una contrattazione integrativa per disciplinare la didattica a distanza. Occorrono regole professionali chiare, da collocare nel contratto di lavoro. E occorre farlo subito. Perché l’emergenza è destinata a durare, visto che i contagi da Covid sono in aumento. Il ricorso alle lezioni in remoto o asincrone vanno regolamentate, attraverso una cabina di regia unica nazionale che introduca nella normativa da aggiornare delle disposizioni chiare e valide per tutti i docenti e lavoratori della scuola a supporto della didattica a distanza”.