Concorsi

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  • Ad una manciata di giorni dal mese di marzo, sul fronte dei quattro annunciati concorsi pubblici, ordinari e riservati, per assumere oltre 70 mila nuovi docenti, relativi a tutti i cicli scolastici ed anche ai colleghi di religione cattolica, non c’è ancora nulla di ufficiale: il ritardo diventa particolarmente grave, perché rende sempre più improbabile l’individuazione entro l’estate dei vincitori delle procedure selettive, compresi i 24 mila derivanti da quella straordinaria della secondaria. Considerando le decine di migliaia di posti avanzati lo scorso anno dalle immissioni in ruolo, altrettanti posti vacanti, le 60 mila cattedre di sostegno in deroga e i 50 mila pensionamenti che si realizzeranno dal prossimo 1° settembre, tenendo conto anche di “Quota 100”, oltre che l’altissimo numero di graduatorie – GaE e merito - senza più alcun candidato, si sta andando dritti spediti verso un numero impressionante di supplenze annuali: forse oltre le 200 mila annunciate nei giorni scorsi.  “Il rammarico per come si stanno mettendo le cose è tanto – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - perché per diverso tempo ci era stato assicurato che i bandi di concorso sarebbero partiti entro la fine dello scorso anno. Poi, con il cambio di ministro, i problemi dello ‘spacchettamento’ dei dicasteri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca, le mancate nomine dei direttori generali, i tempi si sono allungati e ci è stata fornita una nuova scadenza: quella del 29 febbraio prossimo. Nel frattempo, però, le lungaggini burocratiche e il mancato via libera del Cspi hanno rallentato ulteriormente l’iter di approvazione dei regolamenti e bandi concorsuali definitivi, costringendo il Governo ad inserire nel decreto Milleproroghe l’ulteriore nuova scadenza del 30 aprile 2020 per la pubblicazione dei testi ufficiali. Se si arriverà a quella data, con le selezioni ancora tutte da organizzare e le commissioni da allestire, anche in virtù delle esperienze passate, possiamo dire sin d’ora che sarà impossibile concludere i concorsi in quattro mesi. Così, la supplentite avrà vinto ancora”.
  • L’approvazione alla Camera del Decreto Milleproroghe ha portato alcune novità anche per la scuola. Tra queste la modifica del programma su cui verterà il concorso straordinario I e II grado
  • Il ricorso sarà presentato al Tar del Lazio avverso l’esclusione del personale docente della scuola primaria/infanzia con tre anni di servizio dal concorso riservato 2019. Per preaderire, clicca qui
  • Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio, per ottenere l’accesso libero al corso abilitante anche per quanti non supereranno le prove selettive previste dal decreto Salva precari bis. Per accedere e preaderire, clicca qui
  • Anief: bene, ma i 100 euro devono essere un punto di partenza con l’impegno da parte del Governo di recuperare nel triennio il gap con l’inflazione e da parte nostra di riprendere tutti i temi del precariato non affrontati nella legge approvata a fine anno. La scrittura del prossimo DEF sarà di fondamentale importanza per l’esito delle trattative.    Dopo le dichiarazioni orientate al confronto con i rappresentanti dei lavoratori, domani la ministra dell’Istruzione si  appresta a confermare l’apertura durante la presentazione delle Linee guida: alle ore 20 le Commissioni Istruzione del Senato e Cultura della Camera, in seduta congiunta, hanno in programma l'audizione sulle linee programmatiche del suo Dicastero. Oltre ai contenuti del programma, la titolare della scuola dirà di essere pronta a convocare dei tavoli politici con le organizzazioni sindacali rappresentative, durante i quali si inizierà a discutere del rinnovo contrattuale, della formazione iniziale e del reclutamento del futuro. L’obiettivo è quello di definire la quantificazione delle risorse che avranno impatto diretto sugli stipendi, le quali dovranno essere messe a disposizione già nel prossimo Documento di Economia e Finanza collegato alla Legge di Bilancio 2021. Anief si dice sin d’ora anche interessata a produrre miglioramenti sugli accessi ai bandi di concorso in via di definizione: in particolare a garantire l’abilitazione all’insegnamento a coloro che hanno svolto dei periodi di supplenza e la specializzazione su sostegno senza vincoli d’accesso, considerando che entro il 2021 c’è necessità di specializzare in didattica speciale oltre 80 mila nuovi docenti.
  • In 500 potranno essere assunti in caso di posti vacanti e disponibili nei prossimi anni per aver superato l'ultimo concorso. Lo prevede una modifica al Mille-proroghe approvato in Commissione richiesto da Italia Viva e suggerito dai due giovani sindacati del personale del comparto e della dirigenza pubblica. I legali di Anief avevano presentato un ricorso al Tar Lazio di cui chiederanno la cessazione della materia del contendere all'atto dell'approvazione definitiva della legge
  • Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio per il riconoscimento del dottorato di ricerca come servizio utile – tre annualità – per l’ammissione al concorso riservato per la scuola secondaria previsto dal decreto salvaprecari 2019. Per preaderire, clicca qui 
  • Le procedure derivanti dal Decreto Scuola convertito nella Legge 159/2019, prevedono che “solo una parte del personale della scuola” verrà stabilizzata: “non gli insegnanti di religione cattolica per quanto riguarda il concorso straordinario, né i precari di infanzia e primaria, né quelli che hanno lavorato nelle scuole paritarie e nei corsi professionali e regionali”: lo ha detto, ad ‘Orizzonte scuola’, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, il sindacato che “fin dall’inizio ha denunciato, durante le audizioni parlamentari, come il limite delle 24 mila assunzioni da fare è una goccia nel deserto rispetto ai 200 mila contratti che si hanno”.
  • Così rilancia il giovane sindacato alle dichiarazioni della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina rilasciate a ‘Il Fatto Quotidiano’ sulla chiusura delle GaE e sui diplomati magistrale
  • Il ricorso sarà proposto al Tar del Lazio, per ottenere lo scorrimento delle graduatorie del concorso straordinario 2019 utili per le immissioni in ruolo previste dal decreto ‘Salva precari bis’ anche oltre la soglia dei 24mila posti. Per preaderire, clicca qui
  • Ci sono degli emendamenti proposti da Anief tra quelli che i parlamentari delle Commissioni di Montecitorio stanno esaminando per modificare il decreto 162/19 pubblicato in Gazzetta Ufficiale sulle “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”. Rimane in ballo l’assunzione degli idonei del concorso per dirigenti scolastici (6.06, 6.29) bandito con decreto del direttore generale del Miur n. 1259 del 23 novembre 2017, al fine di stabilizzarli e coprire i posti vacanti entro un “un triennio e comunque fino alla pubblicazione della graduatoria del concorso successivo”. I deputati si apprestano a valutare se pertinente l’attivazione di una procedura per selezionare nuovi dirigenti tecnici” senza alcuna prova preselettiva e nelle forme di corso-concorso formazione”, riservata “per il 40 per cento del totale dei posti messi a concorso”. Va al voto poi la richiesta di riapertura delle GaE (6.41), al fine dell’inserimento “a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e il diploma tecnico professionale, nonché del personale educativo” Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Quello della supplentite è un problema serio, che la politica deve per forza di cose affrontare. Le nostre richieste, che non necessitano peraltro di particolari finanziamenti, garantirebbero, se approvate, la stabilizzazione di personale – docente, Ata e dirigente - già formato, scelto e pronto a subentrare su posti vacanti. Ci affidiamo alla sensibilità e competenza dei deputati, anche perché le nostre proposte, se approvate, ridurrebbero di molto quel danno all’erario derivante dalla cronica violazione del nostro Stato della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’UE, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP per vincere il lavoro a tempo determinato reiterato negli anni”.
  • Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio per il riconoscimento del dottorato di ricerca come servizio utile – tre annualità – per l’ammissione al concorso riservato per la scuola secondaria previsto dal decreto salvaprecari 2019. Per preaderire, clicca qui
  • Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio avverso l’esclusione del personale educativo con tre anni di servizio dal concorso riservato 2019. Per info, clicca qui
  • Li chiede il sindacato Anief, che ha predisposto appositi emendamenti al decreto Milleproroghe 162/19 ora all’esame della I e V Commissione della Camera. Marcello Pacifico (Anief): “Non si comprende la mancata parità di trattamento rispetto ai docenti che operano nella scuola secondaria, anche per dare l’opportunità di sanare il crescente contenzioso sull’abuso dei contratti a termine per la mancata applicazione della direttiva europea 1999/70/CE. Come è doveroso attivare il concorso riservato per dirigenti tecnici con almeno tre anni di servizio svolto”
  • Utilizzare, a scorrimento, le graduatorie dei candidati risultati idonei al termine dei concorsi per dirigenti scolastici rimasti al palo, ma anche prorogare l’ammissione a un nuovo corso-concorso riservato per i ricorrenti dei bandi concorsuali del 2011, 2015 e 2017: a chiederlo, per il loro approdo in I e V Commissione della Camera, è il sindacato Anief, con due specifici emendamenti al decreto 162/19 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, continua a pensare che “la scuola pubblica italiana non è nelle condizioni di potere far a meno di tanti docenti reputati idonei a ricoprire il ruolo di dirigente scolastico, anche dopo l’ultima selezione bandita nel 2018: quello da recuperare per i ruoli, lo ricordiamo, è personale docente valutato da una commissione pubblica e reputato idoneo, quindi adatto a svolgere la professione. Inoltre, adottare i provvedimenti proposti dal nostro sindacato al decreto Millleproroghe servirebbe a porre la parola fine al crescente contenzioso sulla materia”
  • È ormai certo che le procedure a rilento per l’attuazione dei concorsi per immettere in ruolo 48 mila docenti produrranno le assunzioni non prima di un anno e mezzo: ciò significa che la prossima estate saranno almeno 200 mila i supplenti da nominare fino al termine dell’anno scolastico. Per evitare la catastrofe organizzativa e didattica, il giovane sindacato ha predisposto una serie di emendamenti al decreto Milleproroghe 162/19, da presentare nella I e V Commissione della Camera, finalizzati alla copertura delle cattedre e come risposta concreta al boom della supplentite: le richieste vanno dalla proroga della mobilità straordinaria per il personale di ruolo che elimina per il prossimo anno ogni vincolo per i trasferimenti, alla riapertura delle GaE; dalla trasformazione degli 80 mila posti in deroga di sostegno in cattedre da collocare in organico di diritto, all’attivazione della “call veloce” anche da graduatorie di istituto, fino alla conferma delle immissioni in ruolo con clausola rescissoria.  Marcello Pacifico (Anief): “Pensare di affrontare una situazione così difficile e straordinaria con soluzioni semi-ordinarie rappresenta l’ennesimo errore di un’amministrazione tutta incentrata su se stessa e che continua a non ascoltare i consigli di chi conosce la scuola e suoi problemi da vicino. Quelle da noi proposte sono delle modalità che non necessitano di particolari finanziamenti, andando peraltro anche a far cadere l’obbligo di reiterare decine di migliaia di contratti di lavoro a tempo determinato: una prassi che espone l’erario ad un maggior esborso, per via delle sempre maggiori richieste di risarcimento per violazione della direttiva 1999/70/CE del Consiglio, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato”.
  • Il ricorso sarà proposto al Tar del Lazio, per ottenere lo scorrimento delle graduatorie del concorso straordinario 2019 utili per le immissioni in ruolo previste dal decreto ‘Salva precari bis’ anche oltre la soglia dei 24mila posti. Per preaderire, clicca qui
  • Il ricorso sarà presentato al Tar del Lazio, nel caso in cui non si prevedesse la valutazione del servizio svolto nei centri di formazione professionale come utili per l’accesso alle graduatorie per l’immissione in ruolo dal concorso straordinario 2019. Per preaderire, clicca qui
  • Ad allungare la tempistica delle procedure concorsuali sono la burocratizzazione, i nuovi assetti dipartimentali e di competenze da realizzare per definire dove e come dovrà operare il ministero dell’Istruzione rispetto al raggio d’azione del dicastero dell’Università e della Ricerca, oltre che le mancate nomine di dieci direttori generali. Anief ritiene, con cognizione di causa, che se prima non si porteranno a termine questi impegni, sarà pressoché impossibile predisporre i decreti attuativi della Legge 159/2019 e quindi anche dei concorsi ordinari e straordinari, compreso quello di religione cattolica, atteso da oltre 15 anni e predisposto peraltro escludendo ingiustamente tantissimi precari. Solo qualche migliaio di immissioni in ruolo si potrà attuare, quindi, in estate. Un motivo in più per procedere senza indugi alle stabilizzazioni dei precari, anche dalle graduatorie di istituto, attraverso la “call veloce” da graduatorie di istituto provinciali. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief ha confermato ad Orizzonte Scuola che “a questo punto anche la tempistica dei concorsi viene messa in discussione. Potrebbe essere lunga e questo la scuola non se lo può permettere. Continuerebbe l’abuso del precariato e non sarebbe funzionale alla continuità didattica né alla valorizzazione del personale. Continuerebbero inoltre i risarcimenti milionari disposti dai tribunali”
  • In occasione di un’intervista rilasciata a Orizzonte Scuola, il presidente nazionale di Anief, Marcello Pacifico, tra le varie tematiche ha affrontato anche quella dell’esclusione di molti docenti dal concorso straordinario