Sta per prendere il via un altro anno scolastico con elevate concentrazioni di alunni che nelle classi: una caratteristica tutta italiana, che ha preso piede con il dimensionamento dell’ultimo decennio e che ha come conseguenze la riduzione delle competenze apprese dagli studenti oltre che una sicurezza per la salute ridotta ai minimi termini. Una condizione quest’ultima che in tempo di Covid diventa si trasforma in un vero e proprio allarme. Nemmeno la pandemia ha purtroppo cambiato le cose. Oggi il ministro dell’Istruzione ha tentato di minimizzare la questione: parlando in tv, il professore Patrizio Bianchi ha detto che “si tratta del 2,9% delle classi” e si trovano soprattutto negli istituti tecnici delle grandi città.