Il decreto Sostegni-bis ha modificato la procedura per il conseguimento dell’abilitazione agli idonei del concorso straordinario 2020. Tuttavia non è ancora arrivata alcuna indicazione operativa in merito. ANIEF sollecita il Ministero a prendere atto delle modifiche introdotte, già operative anche in attesa della conversione in legge del decreto, e a dichiarare abilitati tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie di merito dello straordinario.
Marcello Pacifico (Anief): “Questo provvedimento e l’avvio della procedura straordinaria abilitante, bandita ma mai partita, sono misure urgenti e non rinviabili. Ampliare il numero degli abilitati migliora la qualità della nostra scuola e consentirà di assegnare più posti alle prossime immissioni in ruolo”.
In vista delle assunzioni in ruolo, l’amministrazione starebbe “partorendo” un contingente risicato e da individuare con regole non molto diverse da quelle tradizionali, quindi del tutto inadeguate a rispondere all’emergenza supplentite che si sta abbattendo più che mai sulla scuola pubblica italiana. Secondo la stampa economica, il ministero dell’Economia e delle Finanze “vorrebbe impegnare fondi per settembre subito per l’organico covid e pensare di ‘spalmare’ la stabilizzazione dei precari storici di seconda fascia nei prossimi anni”. Solo che l’assunzione non si realizzerebbe da graduatorie Gps - come stanno invece chiedendo la stragrande maggioranza dei partiti di maggioranza e d’opposizione, come i sindacati compatti – ma con la la partecipazione ai concorsi, con la proposta di riconoscere una riserva di posti fino a un massimo del 30% ai precari con 36 mesi di servizio nell’ultimo decennio. Anief rifiuta in modo netto, senza ombra di dubbio, un’ipotesi di questo genere.
“In un colpo solo – dice il suo presidente nazionale Marcello Pacifico – assumendo i precari solo da concorso si riuscirebbe a eludere la Direttiva Ue 1999/70/CE, secondo la quale dopo 36 mesi il personale va assorbito in ruolo, oltre che la recente espressione del Comitato europeo per i diritti sociali, che accogliendo il nostro ricorso 146/2017 ha rimarcato che questo modo di procedere sconfina nell’abuso di precariato. Diciamo ‘no’, senza se e ma, alla possibilità di assumere i supplenti storici da concorso, semplicemente perché sono già stati tutti individuati, formati e sperimentati: non hanno nulla da dovere dimostrare. Né tantomeno c’è motivo di umiliarli, come è avvenuto nei mesi passati con il concorso straordinario della secondaria, per non parlare della procedura Stem, che hanno visto percentuali alte di candidati reputati non idonei pur essendo da anni dietro una cattedra e avendo dimostrato ai loro alunni e dirigenti scolastici la loro pertinenza con l’insegnamento”.
È in corso la conversione in legge del decreto rubricato “Modalità speciali per il reclutamento del personale e il conferimento di incarichi professionali per l’attuazione del PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) da parte delle amministrazioni pubbliche”, volto a garantire il rafforzamento della capacità funzionale della pubblica amministrazione e ad assicurare il necessario supporto alle amministrazioni titolari di interventi previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tra gli ambiti di intervento del PNRR Anief segnala la centralità dell’Istruzione
Marcello Pacifico (Anief): “Non deve essere dimenticata la centralità della questione del reclutamento che va affrontata tenuto conto degli organici, della normativa comunitaria sull’abuso dei contratti a termine, delle attuali determinazioni politiche in merito all’indizione dei concorsi ordinari, straordinari, dei corsi abilitanti, di specializzazione su sostegno, dei numeri del personale supplente chiamato ogni anno per garantire l’erogazione scolastico”
Per gli oltre 60mila partecipanti le procedure del concorso ordinario per le discipline scientifiche STEM si stanno rivelando oltremodo severe: a superare la prova scritta delle prime due prove sarebbero stati meno di un terzo dei candidati.
Anief ribadisce che bisognava abbassare la soglia da 7/10 a 6/10 e raddoppiare il tempo a disposizione, altra richiesta che il giovane sindacato ha fatto all’indomani dell’uscita del nuovo bando. Anche perché se quei posti erano vacanti, vuol dire anche il prossimo anno chiameremo supplenti a raffica. “Urge più che mai l’approvazione, in V commissione Bilancio, dell’emendamento 59.76 al DL 73/2021 - ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - attraverso il quale si eliminerebbe il vincolo del servizio per le assunzioni da prima fascia Gps e si autorizzerebbero pure le assunzioni da seconda fascia con un TFA-PAS straordinario.
Tra gli emendamenti all’articolo 59 del decreto Sostegni-bis quello 59.76 del gruppo Fratelli d’Italia rappresenta un punto d’incontro che mette d’accordo opposizione e maggioranza parlamentare: andrebbe a eliminare, se approvato dalla Camera, il vincolo del servizio per le assunzioni da prima fascia e autorizzerebbe le assunzioni da seconda fascia con un TFA-PAS straordinario, dando una risposta importante alla supplentite e al record di cattedre vacanti che la scuola pubblica italiana è destinata altrimenti e toccare nelle prossime settimane. A sostenerlo è il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, commentando l’imminente espressione della V Commissione di Montecitorio alla richiesta di modifica sostenuta anche dai sindacati della scuola.