Il Governo si accinge ad approvare un fondo di 400 milioni di euro da mettere a disposizione per le supplenze dell’anno scolastico 2020/21. Probabilmente, i fondi stanziati saranno utilizzati per aumentare a tempo determinato l’organico delle scuole di infanzia e primaria, per le quali si prevede un rientro a scuola a settembre con la suddivisione delle classi in piccoli gruppi. Il giovane sindacato replica: se le cose stanno così non ci siamo proprio, perché l’organico maggiorato di cui ha parlato nei giorni scorsi anche la viceministra Anna Ascani, durante un’intervista a Skytg24, deve essere molto più consistente.
“Per evitare di continuare con la didattica a distanza anche a settembre – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – abbiamo calcolato che occorrono 160 mila docenti e 40 mila Ata, che corrispondono a 15 mila docenti aggiuntivi e 5 mila Ata, indispensabili per rafforzare pulizia, controlli e segreterie, da considerare per ogni annualità scolastica dalla scuola dell’infanzia fino alla terza media. Un motivo in più per puntare sulle assunzioni direttamente da graduatoria d’istituto trasformate in provinciali: una procedura che in altri Paesi è la prassi e che in Italia non si vuole attuare nemmeno nel bel mezzo di una pandemia e con un numero mai visto di cattedre vacanti”.