Approvato il Mille proroghe. Inserimento a pettine nelle GaE, individuazione mancati contratti stipulati e risarcimento danni. Perfezionamento iscrizione entro il 27 febbraio 2011.

Al fine di procedere a fine mese a una ricognizione dei ricorrenti aventi diritto - prima di inviare le nuovi istruzioni sull’esecuzione dei ricorsi - ancora interessati ai ricorsi in corso al Tar Lazio e al Presidente della Repubblica ai fini dell’inserimento a pettine, della stipula di un contratto a tempo determinato o indeterminato e della richiesta di risarcimento danni - da comunicare al MIUR e al Commissario ad acta -, si ricorda che gli stessi, ai sensi della convenzione in essere tra l’ANIEF ed i legali Avv.ti Ganci, Miceli e Tarsia, devono risultare in regola con l’iscrizione all’Anief per gli anni 2010 e 2011. Ricordiamo che l’iscrizione al Sindacato deve avvenire necessariamente attraverso attivazione della delega sindacale qualora si abbia un contratto al 30 giugno o al 31 agosto attualmente in corso. Invece, i docenti privi di contratto al 30 giugno o al 31 agosto in corso potranno regolarizzare l’iscrizione attraverso il pagamento, tramite bonifico bancario, di euro 50,00 per ciascun anno da regolarizzare. La quota eventualmente dovuta per il 2010 dovrà essere quindi versata ad ANIEF anche da tutti coloro che tra i mesi di gennaio ed agosto 2010 non avevano provveduto pur non avendo una trattenuta in favore di Anief attiva in busta paga.

Chi si era iscritto all’Anief senza comunicare il numero di partita ma ne è ora in possesso, deve inviare a mezzo posta un nuovo modello di iscrizione (in tre copie, con firme per esteso ed in originale nonché con allegato copia del documento di identità) alla Sede nazionale ANIEF anticipandolo via fax al n. 091 6701396 oppure via e-mail (come allegato) all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., avendo cura di compilare tutti i campi (si ricorda che le dichiarazioni mendaci sono causa di esclusione dall’associazione ai sensi dello statuto). Si ricorda come le trattenute sul cedolino avverranno soltanto due mesi dopo la ricezione della delega e per i soli mesi in cui si percepisce lo stipendio. Si precisa, infine, che il numero delle deleghe attive misura la rappresentatività dei sindacati, legittimati a trattare con il Miur, la sola utile insieme ai voti delle prossime elezioni RSU.   

La regolarizzazione delle iscrizioni dovrà avvenire tassativamente entro e non oltre il 27 febbraio 2011.

Per scaricare il modulo di iscrizione ad Anief, conoscere le coordinate bancarie per i versamenti eventualmente dovuti ed avere informazioni su tutti i servizi e le agevolazioni riservate ai soci ANIEF, rimandiamo alle sezione “ISCRIZIONI” del nostro sito.

I ricorrenti ANIEF per il pettine al Presidente della Repubblica, al fine di agevolare il lavoro di stesura degli elenchi da sottoporre all’attenzione del MIUR, dovranno inviare, inoltre, entro il prossimo 27 febbraio una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. avente per oggetto Cognome, nome e provincia di inserimento principale in GaE (Es.: Rossi Paolo, Ancona) e per contenuto esclusivamente Cognome e nome, luogo e data di nascita, indirizzo completo di residenza, codice fiscale, classe/i di concorso compresi eventuali elenchi di sostegno (Es.: Rossi Paolo, nato a Erice (TP) il 10.03.1969, residente a Erice (TP) in Via Villa San Giovanni n. 26, C.F. XXXYYY69C10Z999Z, classe di concorso: A019 e AD03). Tale adempimento non risulta, invece, necessario per i ricorrenti TAR Lazio per pettine e trasferimento, di cui ANIEF ha già predisposto i relativi elenchi completi su cui verranno effettuati i controlli della regolarità delle iscrizioni prima della consegna al Ministero ed al Commissario.

Per tutti gli altri ricorsi, ANIEF fornirà nel mese di marzo le nuove indicazioni sull’iter e sull’applicazione di eventuali sentenze.

Link utili:

Graduatorie: il Senato congela le graduatorie per un anno

Graduatorie: salvi i ricorsi Anief a pettine per la translatio iudicii

Graduatorie: nessun vuoto normativo. Ricorrenti subito a pettine

A seguito della sentenza n. 80/2010 della Corte Costituzionale che ha annullato il comma 413 e 414 dell’art. 2 della L. 244/2007, l’ANIEF intende ripristinare i posti di sostegno tagliati e garantire già a partire dal presente anno scolastico una corretta assegnazione delle ore di sostegno, in deroga all’organico previsto, in presenza di indifferibili esigenze, rigorosamente accertate e certificate.

Per ottenere tale scopo, l’ANIEF invita i docenti di sostegno in servizio o precari a contattare i genitori dell’alunno/a perché sia inviata alla Segreteria professionale dell’ANIEF la scheda di rilevamento delle ore di sostegno certificate da medici e dirigenti scolastici, non assegnate nelle Scuole nell’a.s. 2010-2011 e precedenti (prima dell’emanazione della L. 244/2007). Sarà cura del Sindacato ANIEF inoltrare tale scheda agli Uffici competenti delle Direzioni Scolastiche regionali e provinciali del MIUR al fine di ottenere l’immediata assegnazione dell’insegnante specializzato, pena diffida ad adempiere e possibili azioni giudiziarie. A tale scopo, i docenti interessati e iscritti all’ANIEF possono inviare la propria candidatura per la costituzione di una rete di rappresentanti sindacali per lo specifico settore H che possa essere accreditata nel territorio.

La scheda di rilevamento delle ore mancanti deve essere inviata quanto prima a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al numero di fax 091 6455845 perché sia utile anche per l’assegnazione degli incarichi e la formazione degli organici relativi all’anno scolastico 2010-2011.

La collaborazione delle famiglie e dei docenti di sostegno è decisiva per una rapida azione sindacale e per il successo dell’iniziativa.

Soltanto nel caso in cui le ore certificate non siano prontamente assegnate per l’a.s. 2010-2011, in violazione della normativa vigente, l’ANIEF, dietro esplicita richiesta, metterà in contatto le famiglie con i propri rappresentanti legali nel territorio perché, a seguito di regolare mandato, possano adire vie legali per il riconoscimento immediato delle stesse ore.

 

Scarica la scheda di rilevamento

Scarica la scheda di candidatura 

Alla luce della sentenza della Corte Costituzionale n. 41/2011 che ha dichiarato incostituzionale il comma anti-pettine, ANIEF comunica a tutti i propri soci ricorrenti che nei prossimi giorni riceveranno precise istruzioni in merito alle procedure da seguire per metterne a frutto la portata.

Contestualmente, si invitano tutti i docenti che non hanno proposto ricorso al TAR Lazio con l’Anief per ottenere l’inserimento a pettine e che, in virtù di tale inserimento, avrebbero potuto ottenere - nel biennio scolastico 2009-2011 -  in una delle province aggiuntive di coda l’immissione in ruolo o un contratto T.D. ad inviare una mail con oggetto “ricorso pettine” e contenente esclusivamente cognome, nome, codice fiscale e indirizzo e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Leggi il comunicato ANIEF ed il testo della sentenza della Corte Costituzionale

Il Governo italiano riconosce ai dipendenti precari del pubblico impiego la conversione automatica del rapporto di lavoro dopo 36 mesi. Ordinanza corte di giustizia europea del 1.10.2010.

Il 2011 si apre all’insegna dei ricorsi al giudice del lavoro grazie a una campagna di sensibilizzazione che l’Anief ha iniziato nel marzo 2009. Le domande entro il 22 gennaio.

Tutte le grandi sigle sindacali, la cui rappresentatività è stata prorogata per legge, alcune seppur dubbiose (allora ci chiediamo perché ricorrono se i loro legali già sono convinti di una condanna alle spese che ricadrà sui singoli ricorrenti), altre soltanto di recente convertite alla battaglia giudiziaria (quando prima sostenevano la sola azione politica), hanno seguito l’Anief nell’invitare i propri iscritti docenti e ata precari a ricorrere per ottenere la stabilizzazione, ovvero la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato. Persino le associazioni dei docenti di religione, unica categoria a cui è consentito il recupero degli scatti biennali per il periodo di precariato, invitano a ricorrere, come le associazioni dei consumatori con una class action collettiva, utile forse alla categoria ma non ai risarcimenti e alla stabilizzazione dei soli singoli ricorrenti che vantano situazioni differenziate e posizioni lavorative differenti.

L’Anief invita docenti e ata a valutare bene, visto il mercato dei ricorsi appena aperto, con chi e perché ricorrere, visto che la condanna alle spese è divenuta obbligatoria e un ricorso scritto male o in fretta, senza tutti i riferimenti normativi e giurisprudenziali, può pregiudicare tutto il processo, oltre ad avere effetti sanzionatori sui ricorrenti.

Nel frattempo, offriamo a beneficio di sindacati e avvocati, l’ultima ordinanza della Corte di Giustizia europea dove i giudici, riprendendo i temi sviluppati dall’avvocatura dello Stato italiano, ha affermato chiaramente quanto segue, al punto 48:

A tale proposito, nelle sue osservazioni scritte il governo italiano ha sottolineato, in particolare, che l’art. 5 del d. lgs. n. 368/2001, quale modificato nel 2007, al fine di evitare il ricorso abusivo ai contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico, ha aggiunto una durata massima oltre la quale il contratto di lavoro è ritenuto concluso a tempo indeterminato e ha introdotto, a favore del lavoratore che ha prestato lavoro per un periodo superiore a sei mesi, un diritto di priorità nelle assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre, l’art. 36, quinto comma, del d.lgs. n. 165/2001, come modificato nel 2008, prevedrebbe, oltre al diritto del lavoratore interessato al risarcimento del danno subìto a causa della violazione di norme imperative e all’obbligo del datore di lavoro responsabile di restituire all’amministrazione le somme versate a tale titolo quando la violazione sia dolosa o derivi da colpa grave, l’impossibilità del rinnovo dell’incarico dirigenziale del responsabile, nonché la presa in considerazione di detta violazione in sede di valutazione del suo operato.

Ora aspettiamo il Miur al varco. Grazie all’Anief, con e dopo tutti questi ricorsi, si porrà fine alla precarietà nella Scuola italiana, a un modus operandi che ha portato all’utilizzo costante del 15% del personale precario per il funzionamento ordinario dell’amministrazione scolastica. Grazie all’Anief si rilancerà la qualità della didattica e la professionalità della sua comunità educante.

Contattaci entro il 20 gennaio per ricevere il modello per evitare la prescrizione della tua domanda di stabilizzazione e di conversione del contratto dal 30 giugno al 31 agosto.

Vai al comunicato sui ricorsi al Giudice del Lavoro

Inutile per la pensione il decreto del Mef di concerto con quello del Miur. Il 22 gennaio potrebbero scadere i termini per ricorrere e rivendicare un diritto costituzionalmente garantito.

Il recupero degli scatti biennali per il personale di ruolo, infatti, che dovrebbe essere stato autorizzato per il 2010 dai ministri Gelmini e Tremonti per la gioia di alcuni sindacati che avrebbero trovato come investire i soldi risparmiati sugli stipendi dei precari e sulla qualità della didattica, non potrà, legittimamente, produrre la maturazione dei ‘consequenziali’ diritti previdenziali, negati da una precisa norma di legge, pertanto non assegnabili per semplice decreto ministeriale. E ciò vale anche per il biennio successivo 2011/2012, sempre se, grazie ai nuovi tagli - che, peraltro, non producono i risparmi sperati, sotto l’occhio vigile della clausola di salvaguardia - si troveranno spillate nuove gocce amare di sangue grazie a una reiterazione dei tagli.

L’Anief fornirà entro il 19 gennaio prossimo a tutti i propri docenti e ata iscritti, di ruolo, interessati a ricorrere contro questa iniqua e incostituzionale norma, il modello di messa in mora da inviare entro il 22 gennaio 2011 all’Amministrazione secondo precise istruzioni, al fine di evitare anche un possibile rigetto dell’istanza, in caso di interpretazione restrittiva da parte del giudice, della nuova normativa che rende facoltativo il tentativo di conciliazione in merito ai contratti in essere pregressi, da impugnare entro quella data e/o comunque entro 60 giorni dallo loro stipula originaria.

L’articolo precedente sul tema

L’articolo sulla pre-adesione ai ricorsi