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Nel Disegno di Legge di Bilancio 2021 che ha avuto il via libera dal Governo ed è ora all’esame della Camera ci sono disposizioni specifiche sulla scuola. Ad fare il punto della situazione è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante una video-intervista rilasciata all’agenzia Teleborsa, nella quale il sindacalista si sofferma su “assunzioni e contratti a termine” in un comparto, quello della scuola, dove imperversa il precariato, avendo raggiunto una percentuale doppia (sopra il 20%) rispetto agli altri comparti che si traduce nelle 250 mila supplenze annuali sottoscritte quest’anno e oltre la metà delle immissioni in ruolo saltate. Per superare il problema crescente, Anief ha fatto presentare “degli emendamenti che riguardano tutto il personale scolastico: in linea di principio abbiamo chiesto che venga stabilizzato chiunque abbia svolto 36 mesi di supplenze” anche non continuative “all’interno della scuola con qualsiasi ruolo: quindi come personale docente, educativo, insegnanti di religione”. Questi lavoratori vanno assunti così come avviene già “nel settore privato”.

La tutela Anief nei confronti dei docenti con diploma magistrale immessi in ruolo “con riserva” non si arresta neanche dopo l'accettazione di un “nuovo” ruolo da Graduatorie di Merito. L'Anief, unico sindacato che da sempre si batte al fianco dei docenti con diploma magistrale per tutelare il loro giusto diritto all'inserimento in GaE e all'accesso al ruolo, avvia altre due azioni legali dedicate ai docenti immessi in ruolo da GaE “con riserva” per ricorso pendente e ora nuovamente immessi in ruolo per scorrimento delle Graduatorie di Merito 2016 o 2018 per ottenere la retrodatazione giuridica della nuova immissione in ruolo che elimina de facto il “vincolo quinquennale” nella sede di titolarità e l'integrale computo del precedente ruolo nella ricostruzione di carriera. Marcello Pacifico: “Ribadiamo il nostro NO a qualsiasi tipo discriminazione posta a discapito del personale che da anni lavora nella scuola con professionalità”.

Si è tenuta la seduta del Tavolo Nazionale Permanente presso il Ministero dell’Istruzione per l’incontro con i responsabili del Ministero della Sanità e i rappresentanti delle associazioni delle famiglie; per l’Anief erano presenti Gianmauro Nonnis, Nanni Saccone e Daniela Di Piazza. Marcello Pacifico (Anief): “La scuola è un sistema che coinvolge ogni giorno e per 10 mesi l’anno ben oltre 20 milioni di persone, non può essere gestito da poche migliaia di dirigenti e altrettanti referenti Covid, ma deve bensì prevedere la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione scolastica

Sono a disposizione delle scuole, degli studenti, delle loro famiglie e del personale le prime Frequently Asked Questions sull’applicazione del contratto sulla didattica digitale integrata realizzate dal “tavolo” di monitoraggio sulla dad, composto da dirigenti del Ministero e delle organizzazioni sindacali firmatarie dello stesso CCNI: le risposte, che offrono chiarimenti sulle modalità di somministrazione delle lezioni a distanza, sono state pubblicate dallo stesso ministero dell’Istruzione anche nella sezione del proprio sito internet “Rientriamo a scuola”. Gli argomenti affrontati sono diversi: attività sincrone e asincrone, orario di servizio, organizzazione dell’orario settimanale, luogo in cui i docenti devono svolgere la DDI, orario docenti di sostegno, dispositivi per la DDI. Il sindacato Anief ha elaborato e proposto anche una FAQ specifica per l’utilizzo dei docenti lavoratori fragili nelle attività di didattica digitale integrata, che il Ministero di viale Trastevere sta al momento valutando.

Sempre sulla didattica digitale integrata Anief ha anche realizzato una scheda tecnica esplicativa relativa all’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo concernente le modalità e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente nella modalità a distanza. Nella scheda viene indicato cosa prevede il Ccni sulla DDI e cosa accadeva prima dello stesso. Marcello Pacifico, presidente dell’organizzazione autonoma, ricorda che “il contratto integrativo con modalità semplice e chiara ha prodotto delle norme che permettono oggi di svolgere lezioni a distanza salvaguardando il diritto al lavoro e alla disconnessione del personale scolastico, nel contempo soddisfacendo in pieno il diritto all’istruzione degli alunni”.

Il sindacato Anief ha realizzato una scheda tecnica circa l’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo concernente le modalità e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente nella modalità a distanza. Nella scheda viene indicato cosa prevede il Ccni sulla DDI e cosa accadeva prima dello stesso.

Si pubblica la nota dell’Istituto Tecnico Industriale Statale Guglielmo Marconi che fornisce le indicazioni per la partecipazione all’incontro di apertura dell’attività formativa per i docenti in anno di formazione e prova, del 24 novembre 2020, dalle ore 15.00 alle 18.00. L’incontro, organizzato dall’ITIS G. Marconi di Verona, ed è rivolto ai docenti dei quattro ambiti della provincia di Verona e si svolgerà a distanza, in modalità sincrona, su piattaforma Google Meet.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, è intervenuto all’interno di un incontro organizzato dal Direttivo Nazionale Docenti Precari. Pacifico: A fine gennaio avremo la pubblicazione da parte del Consiglio d’Europa della sentenza, abbiamo presentato diversi reclami collettivi e presto sapremo se il sistema di reclutamento voluto dalla legge 107/2015 è in linea coi dettami europei oppure no. Bisogna creare dei corsi abilitanti, non con selezione in ingresso, semmai in uscita. Ribadiamo che i precari devono essere inseriti in un sistema che porti all’immissione, come nel caso delle GaE. Per quanto riguarda il concorso straordinario, chiediamo a gran voce che si trasformi da selettivo a non selettivo, vada quindi a graduare tutti i candidati che hanno presentato domanda. Vogliamo che il concorso straordinario si ripeta ogni anno, per chi ha 36 mesi di servizio

Si è svolto ieri l’incontro tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati rappresentativi sui provvedimenti presenti nel Disegno di Legge di Bilancio 2021 che ha avuto il via libera dal Governo ed è ora all’esame della Camera. Secondo l'Anief – presente al confronto con i segretari generali Gianmauro Nonnis e Chiara Cozzetto – occorre centrare l'attenzione sull'urgenza di estendere la card annuale per l’aggiornamento anche al personale precario, trasformare l'organico di fatto in organico di diritto, programmare in modo serio e sistematico le immissioni in ruolo attraverso un sistema snello di reclutamento, oltre che prevedere l'accesso semplificato alla specializzazione e all'abilitazione con numeri effettivi di posti disponibili in base alle reali esigenze di personale specializzato. Dalla bozza presentata ai sindacati, invece, risultano numeri risibili di assunzioni di docenti di sostegno su più anni, visto che ne servirebbero almeno tre volte e subito, di maestri della scuola dell’infanzia, di collaboratori scolastici ex LSU ed assistenti tecnici. Marcello Pacifico (Anief): “La scuola è in vero baluardo di legalità, ma non si costruisce la legalità sul lavoro precario: è ora di finirla con i posti in deroga”.

Prossimo obiettivo è richiedere che vi sia un assistente per ogni istituto comprensivo

Trova spazio nel Disegno di Legge di Bilancio 2021 - che ha avuto il via libera dal Governo ed è ora all’esame della Camera - la proroga al 30 giugno dei mille assistenti tecnici assunti in sovrannumero nelle scuole del primo ciclo per affrontare l’emergenza Covid19: il provvedimento prevede anche la trasformazione di tali posti dall’organico straordinario all’organico strutturale. Inoltre, è questa la novità di maggiore rilievo, il Governo ha introdotto anche in maniera stabile la figura del tecnico nelle scuole del primo ciclo, con assunzioni a tempo indeterminato dal 2021 pure in questo grado scolastico.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la proroga dei contratti fino al 30 giugno 2021 scongiura l’ipotesi di cessazione della posizione contrattuale degli assistenti tecnici informatici al 31 dicembre 2020 e rappresenta una vittoria del nostro sindacato: come sindacato rappresentativo vigileremo sino in fondo che tale disposizione venga confermata nella versione definitiva della Legge di Bilancio 2021. E poiché è importante avere raggiunto la possibilità di assumere gli assistenti tecnici in istituti, come quelli della scuola primaria, dove non erano stati mai previsti in passato, farà tutto il possibile per arrivare a coprire tutte le sedi scolastiche con almeno un assistente tecnico”.

Giungono presso la nostra segreteria segnalazioni di proposte circa l’utilizzazione temporanea nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione di personale Ata in servizio presso scuole secondarie di secondo grado. Tale pratica sarebbe sollecitata soprattutto dagli USR delle regioni inserite in zona rossa, addirittura ai sensi dell’art. 231 bis del D.L. 34/20, in ragione del fatto che l’attività didattica per la scuola dell’infanzia, della primaria e del primo corso della scuola secondaria di primo grado continua a svolgersi in presenza mentre le istituzioni scolastiche di secondo grado ricorrono integralmente alla didattica digitale integrata, salvo le eccezioni previste dall’art. 1, comma 9, lett. s) del D.P.C.M. del 3 novembre 2020
...
Non è giustificabile la carenza che alcune scuole denunciano; l’estrema genericità dei riferimenti al fabbisogno delle sedi in cui svolgere il servizio, senza alcuna precisazione del livello comunale, provinciale o interprovinciale dell’utilizzazione temporanea offerta, potrebbe inficiare il processo di formazione di un valido consenso.

Il sindacato ha realizzato una scheda tecnica esplicativa circa l’ipotesi di contratto collettivo nazionale integrativo concernente le modalità e i criteri sulla base dei quali erogare le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi resi dal personale docente nella modalità a distanza. Nella scheda viene indicato cosa prevede il Ccni sulla DDI e cosa accadeva prima dello stesso

La spesa per l’istruzione in Italia si conferma tra le più basse nell’Unione europea: nel 2018 la spesa pubblica è aumentata dell’1% in termini reali rispetto all’anno precedente, ma resta ben al di sotto della media UE, sia in percentuale del PIL (il 4 % contro il 4,6 %) sia in percentuale della spesa pubblica totale, che all’8,2%, è la più bassa dell’UE (9,9%). Addirittura per le scuole superiori in dieci anni l’impegno finanziario dell’Italia si è ridotto di quasi il 20%. E per l’Università l’impegno italiano è il più basso dell’Unione. Lo riporta Tuttoscuola soffermandosi sull’analisi annuale del rapporto di monitoraggio sull’educazione e la formazione della Commissione europea dal titolo “Education and training monitor 2020”.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che “colmare quasi 2 punti percentuali di investimento per la Scuola e Università rispetto al Prodotto interno lordo è una priorità assoluta. Il premier Giuseppe Conte e la ministra Lucia Azzolina lo hanno detto in più occasioni: ecco perché l’assegnazione di almeno il 10 per cento del 209 miliardi derivanti dal Recovery Fund è un passaggio cruciale che non può mancare. Infrastrutture, digitalizzazione, organici maggiorati, stabilizzazione dei precari e più tempo scuola, anche di pomeriggio, diventano imprescindibili se si vuole alzare l’asticella delle competenze, anch’esse in calo, pure in campo digitale, e ridurre l’abbandono scolastico che soprattutto in alcuni territori tocca percentuali da paesi tutt’altro che moderni”.

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