Lunedì si terrà un incontro tra MAECI e organizzazioni sindacali nel quale l’amministrazione illustrerà il nuovo bando di concorso per la destinazione all’estero del personale scolastico. Le prove di selezione riguarderanno solo i codici funzione (classi di concorso) delle graduatorie del 2019 esaurite. Potrà partecipare alle prove solo il personale con contratto a tempo indeterminato. Anief sarà presente all’incontro per continuare a sostenere le proprie posizioni attraverso un ventaglio di proposte finalizzate a garantire a tutti l’accesso alle prove, a selezionare i migliori e a formulare graduatorie lunghe, capaci di durare per tutto il sessennio previsto dalla normativa. Per consulenza sul nuovo bando scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
È una vittoria piena quella ottenuta dall'Anief anche presso il Tribunale del Lavoro della Capitale per la tutela dei diritti dei lavoratori con contratti di supplenza breve e saltuaria cui l'Amministrazione non riconosce la Retribuzione Professionale Docenti aggiuntiva nello stipendio o il Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA. Marcello Pacifico (Anief): i precari con supplenze brevi non sono “figli di un Dio minore”, Anief al loro fianco per la tutela di tutti i loro diritti. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief specifici per il personale precario con supplenze brevi per il recupero della Retribuzione Professionale Docenti o del Compenso Individuale Accessorio recuperando mensilmente fino a 257,50 Euro per i docenti (RPD) e fino a 64,50 Euro mensili per il personale ATA (CIA).
“Che dire della minacciosa disposizione con la quale si fa presente che tutti i membri del GLO sono responsabili per eventuali danni erariali, qualora facciano approvare nel PEI un numero di ore di risorse umane superiori al necessario?”: a chiederlo è l’avvocato Salvatore Nocera su Superando.it. A rispondere, come scrive la stampa specializzata, è lo stesso Nocera: “Questa disposizione – forse prevedibile nell’Ottocento, ai tempi di Quintino Sella – sembra decisamente eccessiva, oggi che si parla di collaborazione tra scuola e famiglia, principio espressamente sancito in tanti atti normativi della e sulla scuola”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “invece di puntare il dito su chi fa il proprio lavoro, forse l’attenzione va focalizzata su chi ha responsabilità di attivare il servizio di sostegno e sistematicamente lo nega, quindi presso quell'amministrazione, centrale e periferica, che non dà seguito alle ore richieste andando così a creare una gravissima negazione di diritto allo studio, contro la quale solo chi ricorre al giudice riesce a opporsi in modo efficace. Parlare di danno erariale e glissare su quello all’alunno più bisognoso di attenzione è una logica che non comprendiamo e rifiutiamo a priori”.
La scuola sta attraversando una fase di grande trasformazione. Le strategie didattiche e comunicative vanno rimodulate in base alle nuove esigenze. I docenti sono realmente entrati, seppur virtualmente, nelle case degli italiani dando un apporto significativo e sacrificandosi con grande senso di responsabilità. Inoltre, ora più che mai, a seguito della pandemia, nello svolgimento delle sue funzioni l’insegnante si trova al centro di una fitta rete di relazioni: quella con l’alunno, con la classe, con i genitori, con gli altri insegnanti, col dirigente scolastico. All’interno di tali relazioni vengono perseguiti obiettivi a diversi livelli: trasferimento di nozioni, sviluppo della personalità degli alunni, trasmissione di valori, rispetto dei programmi scolastici, ecc.
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