Come ci si poteva aspettare, risulta sostanzioso il numero di emendamenti al decreto Sostegni-bis: sono infatti ben 4mila le richieste di modifica formalmente depositate in commissione Bilancio alla Camera entro le 17.30 di ieri, termine di presentazione. Per quanto riguarda la scuola, risulta decisamente alta la percentuale di richieste di cambiamento del decreto. Per conoscere l’orientamento dei deputati non si dovrà attendere molto, considerando anche che nelle ultime ore si sono susseguite le riunioni di maggioranza e anche all’interno dei partiti: terminata la fase di raccolta degli emendamenti, presto si passerà a un primo esame, da cui scaturirà una prima importante scrematura con l’indicazione delle proposte di modifica ritenute inammissibili.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la politica non può continuare a essere insensibile alle richieste che giungono da chi porta avanti l’attività scolastica, in classe e negli uffici: due giorni fa abbiamo manifestato compattamente in diverse piazze d’Italia e davanti Montecitorio per mandare un chiaro messaggio a chi deve decidere come si devono presentare 8.200 istituti scolastici alla riapertura del prossimo mese di settembre. Diversi politici hanno già compreso il senso delle nostre proposte. Solo come Anief abbiamo presentato quasi 60 emendamenti, perché bisogna agire assolutamente su più fronti: assunzione precari, anche da seconda fascia Gps; mobilità del personale, senza paletti che vanificano il diritto alla famiglia anche in tempo di pandemia; incremento degli organici e degli spazi scolastici, così da favorire la sicurezza, oltre che la riduzione del numero di alunni per classe. Lo chiede la piazza, lo chiede il buon senso”.