Varie

Proficuo e importante incontro tra ANIEF e SISA a Palermo sabato 2 aprile 2011 alla presenza del presidente ANIEF Marcello Pacifico e del segretario generale SISA Davide Rossi. Previsti diversi manifestazioni culturali e una campagna comune per le prossime elezioni Rsu.

La presenza a Palermo del SISA è stata l’occasione per onorare i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino presso gli alberi di via Notarbartolo e via d’Amelio.

Le due organizzazioni sindacali hanno convenuto di adoperarsi in sinergia contro il costante e grave attacco mosso avverso la scuola, l’università, la ricerca, i lavoratori tutti, a partire dai precari abilitati e non abilitati e gli studenti da parte della miope politica fin qui condotta dai ministri Tremonti e Gelmini. Tale situazione necessita l’urgente costruzione di una proposta alternativa da parte del Sindacato. Per questa ragione, ANIEF e SISA, pur nella reciproca e piena autonomia e indipendenza delle rispettive organizzazioni, ritengono utile dare impulso ad un ampio dibattito tra le forze sindacali che si dichiarano alternative alla politica scolastica del governo e ai sindacati concertativi, che possa portare alla formazione di uno schieramento unitario che coinvolga il sindacalismo di base per affrontare con maggiori possibilità di successo le prossime elezioni RSU e conseguire la rappresentatività. ANIEF e SISA sono le due forze sindacali italiane più giovani ed entrambe sono in costante crescita. L’ANIEF con una serrata azione legale a tutela dei lavoratori e un crescente radicamento su tutto il territorio nazionale, il SISA con il primo progetto sindacale che unisce studenti e docenti, ponendo la centralità dei temi dell’eco-sostenibilità e coltivando importanti relazioni internazionali.

I due sindacati hanno deciso di avviare anche una importante serie di momenti di formazione attraverso convegni tematici. Il primo incontro sarà in autunno a Milano, dedicato alla straordinaria figura di Federico II, esempio indiscusso di dialogo tra le culture del Mediterraneo, un secondo a Palermo il 2 maggio 2012, dedicato alla storia del sindacalismo italiano, preceduto da una manifestazione unitaria a Portella delle Ginestre per il primo maggio, nel 65° anniversario della strage, un terzo il 23 maggio 2012 a Milano in occasione del decennale della morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, caduto il 19 luglio di quello stesso 1992, per ricordare il lavoro contro la mafia del pool di Palermo guidato da Antonino Caponnetto. Il quarto infine, programmato con largo anticipo, a Cinisi il 9 maggio 2013 nel 35° anniversario della scomparsa di Peppino Impastato, nella sua cittadina, quella dei cento passi.

ANIEF e SISA hanno storie, percorsi e metodi differenti, ma una comune visione dell’attuale situazione della scuola e la certezza che nell’unità di azione tra forze sindacali si possa costruire una reale e concreta alternativa per la scuola, la ricerca e l’università italiane. Perché insieme è possibile costruire un futuro in cui la centralità dei saperi e i diritti dei lavoratori della scuola e degli studenti possano tornare ad essere un patrimonio per tutta la società. L’incontro dell’ANIEF con il SISA segue il protocollo d’intersa firmato con altre organizzazioni sindacali della scuola (Sab, Agorà, Scuola Athena, Anaps) e prelude alla stipula di nuovi accordi con chi vuole tutelare la scelta democratica dei lavoratori ad una libera rappresentanza.

5 aprile 2011

a sx: Davide Rossi (Segretario generale SISA)

a dx: Marcello Pacifico (Presidente nazionale ANIEF)

Sotto il mirino dell’associazione professionale e sindacale, la mancata stabilizzazione del personale precario ai sensi della normativa vigente, il blocco dei contratti e degli scatti biennali per il personale di ruolo, e l’intesa del 4 febbraio 2011 per il pubblico impiego firmata dal Governo e da alcuni sindacati. Si va verso un nuovo sciopero della categoria.

Leggi il testo della richiesta di raffreddamento

Siglato un protocollo d’intesa per la ricerca di una politica e di un’organizzazione comune per potenziare la decisa azione sindacale già messa in campo in favore del personale docente e ata della scuola, per la tutela dei diritti sindacali e il rilancio delle relazioni sindacali.   

Protocollo intesa Federazione Scuola.Base  e ANIEF

L’associazione sindacale autonoma Federazione Scuola.Base - costituita da SAB, Agorà scuola, Sindacato Scuola Athena e ANAPS -   e l’associazione professionale e sindacale Anief,

a seguito di incontro tenuto a Roma dei rappresentati legali delle rispettive Organizzazioni sui temi di attualità politica e sindacale,

verificate le convergenze rispetto alle problematiche rilevate e alle attività da porre in essere a favore del personale della scuola,

nella prospettiva della costituzione di nuovi comparti di contrattazione e di nuove regole di rappresentanza,

convengono di

- avviare e ricercare un accordo di rappresentanza per realizzare la tutela, la difesa e l’organizzazione in tutte le sedi del personale docente, educativo ed ATA precario e di ruolo, delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola, dei disoccupati e del  personale in quiescenza;

- garantire i diritti e le libertà sindacali,

- tutelare il pluralismo e l’indipendenza della scuola pubblica e la valorizzazione del pubblico impiego e delle sue specificità professionali,

- sostenere una politica sull’istruzione di piena occupazione e di garanzia di un livello retributivo europeo

- proporre nuove regole democratiche di rappresentanza sindacale, fuori dalle attuali logiche di spartizione delle prerogative sindacali, nel rispetto dell’effettiva volontà degli iscritti e della rappresentatività di ciascuna sigla anche  a livello territoriale, all’interno delle aree di comparto e di contrattazione;

- promuovere il rispetto degli accordi comunitari nei rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione.

Roma 02/02/2011

 

Per la Federazione Scuola.Base:                                                           

SAB                 Prof.    Francesco Sola                                               

Agorà scuola   Prof.   Manola Branchinelli

Sindacato Scuola Athena - Prof. Franco Lillo

ANAPS          Prof.   Angela Loritto                                                                      

 

Per l’ANIEF:

Prof.    Marcello Pacifico  

Per valorizzare la professionalità docente e ata del personale della Scuola all’interno del comparto pubblico, nel rispetto della propria identità e della politica sindacale dell’Anief.

La Segreteria generale della Confedir Mit-Pa, che raccoglie più di dieci sigle sindacali dei dirigenti pubblici (www.confedirmit-pa.it), al termine della relazione tenuta dal presidente nazionale Anief, prof. Marcello Pacifico, ha votato all’unanimità, giorno 11 gennaio 2011, l’adesione del nuovo vincente sindacato della scuola e dell’università alla suddetta Confederazione, rappresentativa nel comparto pubblico.

Come esposto ai membri della Segreteria presenti, la decisione di aderire a una sigla confederale, slegata da logiche consociative, mercantilistiche, politiche, è maturata nella dirigenza dell’Anief durante il Consiglio nazionale pubblico tenuto a Roma il 3 novembre scorso, dalla necessità di intervenire con efficacia nei tavoli contrattuali dove, nell’ottica della riformulazione delle aree contrattuali con un’attenzione estesa anche ai quadri e ai pensionati, si andranno a definire le nuove aree relative alle problematiche sindacali dei dipendenti delle:

- amministrazioni e degli enti centrali (Ministeri, Enti, Agenzie, Aziende);

- delle regioni, degli enti e delle amministrazioni locali;

- della sanità;

- della scuola, dell’università e della ricerca.

L’Anief ha richiesto al Segretario generale della Confedir Mit-Pa di orientare l’azione sindacale nel 2011, verso:

- una dura opposizione alla ‘politica della deroga’ che nella proroga (dalle graduatorie del salva-precari alle RSU, ad esempio), quale ordinario strumento legislativo utile soltanto a tutelare logiche clientelari e un becero conservatorismo, prolunga una lenta agonia e certifica la profonda incapacità della politica e del sindacato di affrontare i problemi seri del Paese;

- una chiara elaborazione di un meccanismo di valorizzazione e di reclutamento della classe dirigente che ridefinisca la funzione del manager nel pubblico impiego alla luce del miglioramento complessivo del benessere e dello stato sociale, così da impedire la progressiva mortificazione, il permanente congelamento e, persino, l’annullamento dei progressi e dei successi (dalle prerogative ai diritti sindacali) registrati dai lavoratori, dirigenti e dipendenti;

- una decisa tutela delle fonti normative e degli accordi comunitari, in particolare modo, a riguardo della selezione e del reclutamento del personale precario che deve essere stabilizzato in tutti i rami dell’amministrazione centrale e periferica con un blocco istantaneo dei tagli in corso (tanto più duri e consistenti proprio nella Scuola e nell’Università), e in ogni luogo del territorio nazionale anche e soprattutto di fronte a un federalismo che deve essere solidale e una risorsa per tutto il Paese, con una strategia di recupero del potere salariale anche nei confronti dei giovani lavoratori e dei loro diritti previdenziali;

- una precisa riscrittura delle regole della rappresentanza sindacale che assegni i basilari strumenti a chi ogni giorno lavora per gli interessi dei lavoratori, e che annienti il tentativo, purtroppo già in atto, di annullare le più elementari regole democratiche nell’individuazione dei rappresentanti della parte sociale.

L’Anief s’impegna a sviluppare questi grandi temi nel 2011 all’interno del comparto Scuola, Università e Ricerca della Confedir Mit-Pa - che intende rappresentare, con il consueto impegno, con l’acuta perseveranza e la viva passione che ci contraddistingue e che gode della fiducia di più di 20.000 iscritti tra colleghi docenti, ata, ricercatori, assegnisti, dottori o dottorandi, dsga, vicari, specializzandi, laureandi precari o di ruolo.

Nei prossimi giorni, i quadri sindacali periferici dell’Anief saranno nuovamente accreditati presso l’Amministrazione alla luce delle nuove prerogative sindacali di cui sono portatori e titolari.

Palermo, 12 gennaio 2011

Resoconto audizione ANIEF VII Commissione Senato del 3 novembre 2010

Si è tenuto il 3 novembre l'incontro tra la delegazione delll'Anief guidata dal Presidente Marcello Pacifico e la VII Commissione Cultura del Senato presieduta dal senatore Possa. Il presidente Pacifico, dopo aver ringraziato il Presidente senatore Possa e gli altri senatori per aver reso possibile l'incontro, ha chiarito in primo luogo il senso della richiesta – inclusa nella piattaforma dello sciopero – di stabilizzare i docenti precari. Il Presidente Pacifico ha ricostruito la situazione che permane nel comparto scuola: l'assegnazione reiterata di cattedre a tempo determinato su posti vacanti. E' possibile verificare – a partire dal numero di cattedre che ogni anno sono disponibili per mobilità e assegnazione provvisoria - che la quasi totalità delle cattedre date in supplenza annuale non appartiene ad alcun titolare. L'amministrazione continua tuttavia a sottoscrivere contratti di 10 mesi (fino al 30 giugno), caso unico nella pubblica Amministrazione, ignorando – apparentemente – che di quei docenti che assume a TD ha in effetti bisogno in modo permanente. Per di più, sottolinea il Presidente Pacifico, il risparmio che deriva dalla mancata assunzione per i mesi di luglio e agosto viene in buona parte compensato dall'erogazione dell'indennità di disoccupazione. Anche le ragioni economiche della scelta di non stabilizzare i precari risultano perciò meno consistenti.

Viene presentato il caso di coloro che, abilitati in Italia dopo il 2009 non possono inserirsi nelle Gae a differenza di chi consegue analoga abilitazione in Spagna. Questo paradosso esemplifica un'anomalia tutta italiana: i docenti italiani sono considerati cittadini extracomunitari all'interno del loro stesso Paese.

Alla soluzione proposta dal Senatore Asciutti (PdL), che ipotizza la soppressione delle graduatorie e l'istituzione di in concorso pubblico, la replica di Pacifico è chiara: non si può risolvere il problema eliminando le graduatorie sia perché coloro che sono presenti nelle Gae sono abilitati S.S.I.S., dei corsi riservati e del concorso ordinario e devono essere considerati a tutti gli effetti già vincitori di un concorso pubblico, sia perché i docenti non possono continuare a collezionare titoli quando, sulla loro professionalità di docenti, ha investito quello stesso Stato che adesso la azzera.

A questo proposito viene fatto dal Presidente dell'Anief un breve excursus della storia della precarietà in Italia per chiarire come sia stata una politica estremamente miope a creare e a ingrandire la sacca del precariato. Basta pensare all'ultimo concorso pubblico bandito contemporaneamente al primo ciclo SSIS o ai diversi corsi abilitanti speciali banditi contemporaneamente all'abilitazione ordinaria. Il Presidente Pacifico pone anche la questione dell'assenza di un sistema di reclutamento.

Il senatore Rusconi (PD) interviene a favore della difesa delle graduatorie. Interviene il Senatore Pittoni (Lega Nord) proponendo come soluzione l'introduzione degli albi regionali. La sua proposta riguarda anche il nuovo sistema di reclutamento. Il senatore Pittoni suggerisce di reclutare la metà dei docenti tramite gli albi regionali e l'altra metà dalle Gae. Sul tema dell'inserimento degli abilitati nelle GaE è intervenuto il Prof. De Angelis, spiegando di fronte ai senatori i motivi per i quali l'Anief chiede una specifica norma di legge che preveda l'inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento 2011-2013 dei docenti che stanno per conseguire o che hanno conseguito l'abilitazione all'insegnamento in seguito alla frequenza dei corsi abilitanti attivati ogni anno dal Governo dal 2008 al 2010. Il sen. Possa si è congratulato per la relazione e ha espresso l'attenzione della commissione alle tematiche poste; il sen. Rusconi ha auspicato almeno un po' di buon senso oltre che di coerenza nel prevedere l'inserimento degli specializzati presso le accademie, i conservatori e le facoltà di SFP nelle GaE, mentre il sen. Pittoni ha rassicurato sul mantenimento delle GaE anche nel suo nuovo ddl sul sistema di reclutamento.

 
 
 
Resoconto dell’incontro ANIEF/MIUR del 3 novembre 2010 
 

Si è tenuto presso il MIUR, in concomitanza con lo sciopero nazionale docenti e Ata dello scorso 3 novembre proclamato dall’ANIEF, l’incontro tra una delegazione del sindacato, guidata dal Presidente del Consiglio Nazionale prof. Ettore Michelazzi, e alcuni dirigenti del Ministero facenti capo alla Direzione Generale per il personale Scolastico e guidati dal Dirigente dell’Ufficio Affari generali dott. Giampaolo Pilo.

L’incontro si è aperto con una dettagliata analisi della piattaforma rivendicativa alla base dello sciopero ANIEF, con particolare riferimento all’esigenza imprescindibile di superare la logica dei tagli a tutti i costi sulla scuola e iniziare un corposo percorso di stabilizzazione del personale docente e Ata, anche alla luce delle recenti sentenze che impongono al MIUR il rispetto delle regole dettate dall’Unione Europea in tema di precariato e della dignità dei lavoratori della scuola. I rappresentanti del Ministero hanno espresso la loro piena condivisione di tali esigenze, pur ribadendo di aver dovuto dare seguito a precise disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze riguardo ai tagli nel comparto scuola. ANIEF, esprimendo la propria convinzione che la scuola abbia già contribuito in maniera oltremodo pesante alla sistemazione dei conti pubblici del nostro paese, ha espresso l’auspicio che lo stesso MIUR voglia prendere atto dell’esigenza di aprire una nuova stagione di investimenti per la scuola italiana, anche sull’esempio degli altri paesi europei che su cultura e istruzione hanno visto e continuano a vedere non un bacino da cui recuperare risorse finanziarie ma un settore strategico da tutelare per una più rapida fuoriuscita dall’attuale crisi economica mondiale.

L’incontro è stato anche l’occasione per valutare lo stato di avanzamento dei contenziosi in corso tra ANIEF e MIUR: preso atto del permanere dell’atteggiamento di chiusura totale del Ministero sui ricorsi per l’inserimento a pettine, sui quali l’ANIEF ha ricordato come sia tuttora pendente il giudizio della Corte costituzionale che dovrà mettere la parola fine alla vicenda, si è passati ad esaminare la questione dei ricorsi Anief 7.1, 7.2, 7.3 e 7.3bis.

Per il ricorso 7.1 (reinserimento nelle GaE 2009-2011 dei docenti abilitati che non produssero domanda di aggiornamento/permanenza in tali graduatorie per il biennio 2007-2009) e per il 7.2 (inserimento nelle GaE 2009-2011 dei docenti abilitati che non chiesero un loro primo inserimento nelle GaE 2007-2009) i dirigenti Pilo e Artigliere hanno ricordato che il Governo concesse già un’opportunità di ultima inclusione nelle GaE a tutti i docenti interessati, quindi per loro non verrà più ipotizzata alcuna ulteriore possibilità di inserimento. L’Anief, non condividendo tale chiusura, continuerà a sostenere fermamente i motivi dei ricorrenti 7.1 e 7.2 e insisterà nel chiedere un loro prossimo inserimento nelle GaE 2011/2013.

Per il ricorso 7.3 (inserimento con riserva, sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa, nelle GaE 2009-2011 dei docenti iscritti nel 2008/2009 al primo anno dei corsi COBASLID, AFAM A77 di II ciclo e Scienze della Formazione Primaria) e per il 7.3bis (inserimento con riserva, sciolta all'atto del conseguimento dell'abilitazione relativa, nelle GaE 2009-2011 dei docenti iscritti nel 2008/2009 - ad anni successivi al primo - al corso quadriennale di Scienze della Formazione Primaria) i dirigenti del MIUR hanno espresso la loro solidarietà, in quanto tutti i docenti interessati si iscrissero ai corsi abilitanti autorizzati dal Governo quando ancora si attendeva un nuovo sistema di reclutamento.

Gli stessi dirigenti hanno però ribadito che solo il Parlamento potrà decidere una eventuale prossima riapertura delle GaE, in quanto i docenti esclusi dalle GaE risultano essere troppo numerosi. Secondo il dirigente Pilo, le GaE dovrebbero esaurirsi ragionevolmente nel giro di 8/10 anni e l’idea dell’attuale Governo è quella di organizzare, entro un anno, un concorso al quale potranno accedere tutti i docenti abilitati, sia quelli inclusi nelle GaE che quelli esclusi, con modalità di reclutamento ancora da definire.

L’ANIEF ha ribadito la propria posizione favorevole all’inserimento nelle prossime GaE 2011-2013 di tutti i docenti abilitati o che si stanno per abilitare, in quanto la stessa Legge 296/2006, che trasformò le Graduatorie Permanenti in Graduatorie ad Esaurimento al fine di dare adeguata soluzione al precariato storico, contestualmente ipotizzò una fase transitoria che prevedesse eventuali adattamenti in attesa di un nuovo sistema di reclutamento. Un primo adattamento venne già applicato nel 2008, con l’approvazione di un emendamento alla legge 169 che riaprì le porte delle GaE solo ai docenti iscritti ai corsi abilitanti attivati nel 2007, ma per gli anni successivi non furono previsti analoghi adattamenti. La delegazione Anief ha chiesto che venga applicato un principio di uguaglianza tra lavoratori e ha ricordato che nel 2009 il Senato, in sede di conversione del decreto-legge 134, approvò un ordine del giorno che impegnava il Governo ad affrontare tempestivamente la questione, dandole definitiva soluzione.

Si è passato quindi a trattare anche alcuni temi inerenti i costituendi licei musicali. Si è fatto notare l'incresciosa situazione per cui ognuno dei 37 nuovi licei musicali ha emanato un bando ad hoc per le supplenze, senza che sia stato possibile così riuscire a garantire una certa uniformità a livello nazionale. Questo ha creato molti problemi nel reclutamento, con chiare disparità nelle valutazioni.

L'ANIEF ha fatto anche presente che sarebbe stato opportuno prevedere un canale preferenziale solamente per coloro i quali avevano svolto negli anni passati un servizio vero e proprio presso licei e corsi sperimentali musicali, e non anche per chi aveva svolto unicamente dei laboratori musicali generici.

Riguardo al reclutamento, il Ministero ha risposto che per il prossimo anno scolastico si dovrebbero avere pronte le nuove classi di concorso, ivi comprese quelle per i licei musicali, e quindi questo regime transitorio (piuttosto impreciso, aggiungiamo noi) dovrebbe cessare, rientrando nell'ambito del normale reclutamento previsto per la scuola secondaria di secondo grado, con le medesime regole. Resta però ancora da stabilire come verranno inseriti eventuali abilitati nelle graduatorie per i licei musicali, essendo considerate le stesse ad esaurimento. Sembra possibile allo stato attuale il riconoscimento in via transitoria del titolo conseguito con il DM 137/07 come abilitante anche per il liceo. L'ANIEF ha richiesto anche l'apertura di ulteriori Licei e classi, sia  musicali che coreutici, per il prossimo anno scolastico, vista la forte richiesta a livello nazionale da parte dell'utenza. Si è chiesto anche  il ripristino della musica nei programmi della scuola secondaria di secondo grado, attualmente relegata ad attività facoltativa, ma sembra non ci siano affatto dei margini di reintegro di tale materia.

Infine, sono stati trattati gli argomenti del nuovo sistema di formazione dei docenti (TFA) e dell’ipotesi di area unica per l’insegnamento di sostegno alle superiori. Sul TFA, il MIUR ha annunciato che è ormai imminente la pubblicazione dei bandi e che l’inizio dei nuovi corsi dovrebbe avvenire nei primi mesi del 2011. ANIEF, tra i molti nodi critici ancora da risolvere, ha messo in evidenza l’esigenza di valorizzare l’esperienza dei supervisori di tirocinio, cardine insuperato della precedente esperienza delle SSIS, anche nel nuovo sistema di formazione. Inoltre, il Ministero si è dichiarato disponibile a valutare l’ipotesi di riconoscere la spendibilità del titolo di supervisore di tirocinio anche ai fini della mobilità professionale docenti, così come richiesta dal nostro sindacato.

Riguardo, infine, all’ipotesi di creazione di un’area unica per il sostegno alle superiori, ANIEF ha espresso la propria netta contrarietà in quanto l’attuale quadripartizione delle aree risponde a criteri oggettivi per  l’individuazione dell’insegnante di sostegno sulla base delle effettive esigenze dell’alunno disabile. Di contro, l’unificazione delle aree non avrebbe alcun fondamento didattico e rischierebbe di rivelarsi un’operazione puramente demagogica volta ad accontentare i docenti delle varie aree che, di provincia in provincia, lamentano danneggiamenti per la propria area. Il fatto che tali presunti danneggiamenti, sostiene ANIEF, siano presenti – a parità di area - in alcune provincie ed assenti in altre dimostra come, allargando lo sguardo su base nazionale, ci troviamo di fronte ad un falso problema. Piuttosto, ANIEF ha ribadito la necessità che gli Uffici Scolastici Regionali ed i loro Ambiti territoriali provinciali si adoperino per garantire che le richieste di insegnanti di sostegno delle varie aree da parte dei Dirigenti scolastici rispettino le indicazioni provenienti dal profilo dinamico-funzionale e dal conseguente piano educativo individualizzato dell’alunno disabile. Tanto basterebbe per garantire la corretta assegnazione di docenti di preparazione adeguata alle esigenze degli studenti disabili. Dopo oltre un’ora e trenta minuti, l’incontro si è concluso con il reciproco impegno ad incontrarsi nuovamente per valutare congiuntamente l’evoluzione delle numerose questioni in agenda.