Il Decreto-Legge 30 dicembre 2023, n. 215, Disposizioni urgenti in materia di termini normativi ha concluso l’iter di conversione in legge lo scorso 23 febbraio
Il Decreto-Legge 30 dicembre 2023, n. 215, Disposizioni urgenti in materia di termini normativi ha concluso l’iter di conversione in legge lo scorso 23 febbraio
La bozza del decreto legge Semplificazioni continue più novità per il mondo scolastico: la più importante, che trova il sindacato fortemente contrario, è quella degli insegnanti non di ruolo di sostegno che potrebbero a breve essere contrattualizzato solo su gradimento dei genitori degli alunni. Arriva anche un nuovo giro di vite per chi consegue titoli all’estero, che in attesa del via libera non possono insegnare. Si va ancora una volta a puntare il dito contro chi ha preso una decisione non facile sostenendo costi altissimi e comunque formandosi alla pari di tanti altri colleghi: stavolta i titoli vengono rinviati all’esame del ministero della Funzione pubblica. Sempre il decreto Semplificazioni prevede l’abolizione della call veloce, attraverso la quale erano stati assunti negli ultimi anni migliaia di precari disposti a spostarsi di provincia o regione. Infine, arriva una ulteriore “stretta” sugli istituti privati.
La decisione di assumere gli insegnanti di sostegno precari in base anche al gradimento dei genitori degli alunni, annunciata alcuni giorni fa dal ministro Giuseppe Valditara per garantire maggiore continuità didattica e minori cambiamenti di cattedre, viene reputata dall’Anief incostituzionale, alla pari della norma che rimanda a un regolamento per assegnare più punteggio ai supplenti che non cambiano sede di servizio. “Sono norme che violano i principi del merito e della ragionevolezza inclusi nella nostra Costituzione”, dice il presidente nazionale Marcello Pacifico. “Il docente di sostegno non è un accompagnatore, ma un insegnante della scuola assegnato a una classe di cui l'alunno con disabilità è uno dei componenti. La verità è che per ottenere la continuità didattica bisognerebbe adeguare i 100 mila posti in deroga da anni in organico di diritto, iscrivere gli 80 mila docenti non specializzati ai corsi del TFA e assumere in ruolo tutti i docenti così specializzati in Italia e all'estero”.
Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato oggi l'avviso di pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 37/2024 che avvia le procedure di aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento. La scadenza di presentazione delle domande di permanenza/aggiornamento/trasferimento è prevista per il prossimo 15 marzo. Possibile compilare la domanda a partire da oggi alle ore 12:00. I chiarimenti del sindacato Anief su chi deve presentare domanda.
I diritti non cambiano da lavoratore a lavoratore. Anche nella scuola, dove i docenti precari sono equiparati agli insegnanti di ruolo. Anche per acquisire la Carta del docente. Lo ha ribadito il tribunale di Trieste accordando le richieste dei legali operanti per il sindacato Anief, in difesa di un insegnante che per tre anni ha svolto delle supplenze annuali senza ricevere i 1.500 euro che invece i colleghi già stabilizzati hanno acquisito per formarsi e aggiornarsi. Il giudice del lavoro ha approfondito la questione scoprendo che, come osservato dalla Corte di Giustizia europea, in risposta alla causa C-450/2021, “la formazione dei docenti, senza distinzione di categorie, è obbligatoria, permanente e strutturale” ed “essendo i docenti a tempo determinato comparabili a quelli a tempo indeterminato dal punto di vista della tipologia di attività e di competenza professionale richiesta, non ricorrono ragioni oggettive che giustifichino la differenza di trattamento rispetto al riconoscimento della carta docente”.
Sulla Carta del Docente alcuni mesi fa, ad ottobre, la Sezione Lavoro dalla Corte di Cassazione è stata limpida: “l’art. 1, co. 121 della L. 107/2015 deve essere disapplicato, in quanto si pone in contrasto con la clausola 4 dell’Accordo Quadro allegato alla direttiva 199/70/CE, nella parte in cui limita il riconoscimento del diritto alla Carta Docente ai soli insegnanti di ruolo e non lo consente rispetto agli insegnanti incaricati di supplenze annuali (art. 4, co.1, L. 124/1999) o fino al termine delle attività didattiche (art. 1, co. 2, L. 124/1999). Il che comporta, di converso, l’affermazione del principio per cui anche a tali docenti spetta ed in misura piena quello stesso beneficio”. A ricordarlo è stata pochi giorni fa il Tribunale del Lavoro di Rovigo nell’esaminare favorevolmente il ricorso presentato dai legali del sindacato Anief in difesa di un insegnante che ha svolto tre anni di supplenze, tra il 2020 e il 2023, senza ricevere un euro per l’aggiornamento. I 500 euro annui, dunque 1.500 totali, gli sono stati adesso assegnati dal giudice, con tanto di condanna esemplare al Ministero.
Il sindacato Anief avvia le procedure di adesione al ricorso presso il competente Giudice del Lavoro per ottenere, nelle procedure di mobilità 2024/25, la possibilità di computare nell'obbligo di permanenza per 5 anni sul tipo posto sostegno anche il periodo svolto durante il precariato da docente specializzato. Termine di adesione ai ricorsi 16 marzo 2024. Per tutte le informazioni, per scaricare i modelli e le istruzioni utili per la proposizione del ricorso, clicca qui.
Dopo la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale sulla mobilità per l’a.s. 2024/2025 il sindacato Anief avvia i ricorsi per consentire a tutti di partecipare ai movimenti da posto sostegno a posto comune la possibilità di computare nei 5 anni di vincolo sul posto di sostegno anche gli anni svolti prima dell'immissione in ruolo. “Già la Corte di Cassazione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci ha dato ragione evidenziando come la clausola 4 dell’Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato, allegato alla direttiva 1999/70/CE, impone di riconoscere sempre il servizio maturato sulla base di contratti a tempo determinato nella medesima misura prevista per il dipendente assunto a tempo indeterminato. Nel caso del vincolo di permanenza sul tipo posto prima di poter presentare domanda di trasferimento sul posto comune i giudici hanno confermato che non ci sono ragioni oggettive per discriminare il servizio svolto sul sostegno in possesso della specifica specializzazione durante il precariato, visto che il docente ora di ruolo sul sostegno ha svolto la stessa attività anche prima, pur se a tempo determinato”.
L’adesione al ricorso è gratuita ed è riservata agli iscritti Anief. Necessario inviare entro il termine di presentazione delle domande di Mobilità stabilito dal Ministero (16 marzo 2024) il modello sostitutivo o allegare alla domanda lo specifico modello predisposto da Anief per chi partecipa comunque alle procedure di mobilità. Per aderire al ricorso, conoscere le informazioni utili e scaricare i modelli e le istruzioni operative per l'effettiva proposizione del ricorso, clicca qui.
Dopo vent'anni un ulteriore passo avanti per la stabilizzazione di 6428 Insegnanti di Religione Cattolica precari. È stato pubblicato infatti il DPCM che autorizza il Ministero dell'istruzione e del Merito all'avvio di procedure concorsuali, ordinarie e straordinarie, per l'immissione in ruolo degli idr.
Anief si è sempre impegnata per la valorizzazione del servizio già prestato dal personale IRC e ha presentato numerose richieste per l’avvio della procedura di reclutamento degli idr fin dalla Legge 159 del 2019 che già autorizzava il concorso straordinario che è stato poi rimandato per anni aggravando una situazione di intollerabile precarietà per oltre 10 mila colleghi.
L’autorizzazione sostituisce integralmente quella rilasciata con il DPCM del 20 luglio 2021 e, previa registrazione da parte della Corte dei Conti, il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Il Decreto Ministeriale che disciplina le modalità di espletamento delle procedure concorsuali straordinarie, su base regionale, per titoli ed esami, riservate agli insegnanti di religione cattolica, era stato firmato il 19 gennaio 2024 dal Ministro dell'Istruzione e del Merito. Alle procedure concorsuali straordinarie è assegnato il 70 per cento dei posti vacanti e disponibili fino al totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. I requisiti di ammissione alla procedura concorsuale straordinaria sono congiuntamente: certificazione d'idoneità diocesana; 36 mesi di servizio IRC anche non consecutivi nelle scuole statali; il possesso dei titoli previsti dai punti 4.2 e 4.3 dell'Intesa con la CEI; i requisiti generali per l'accesso all'impiego nella P.A.
La procedura concorsuale straordinaria prevede una prova orale didattico-metodologica finalizzata all'accertamento delle competenze anche linguistiche e digitali dei candidati.
Dopo vent'anni dall'ultimo e unico concorso bandito nel lontano 2004 e una lunga ed estenuante attesa per gli idr e le loro famiglie i tempi sono ormai maturi, perché questi docenti possano finalmente firmare anche loro il contratto a tempo indeterminato.
Hanno diritto ad avere la Carta del docente anche i docenti precari annuali con cattedra ridotta, quindi con meno ore settimanali di quelle standard, se insegnano su sostegno senza specializzazione e se si assentano per malattia o congedo parentale. A ribadirlo è stato il Tribunale del lavoro di Verona nell’assegnare ben 3.000 euro di risarcimento, per mancata assegnazione del bonus da 500 euro riservato agli insegnanti di ruolo, nei riguardi di un docente che ha svolto sei annualità anche con orario settimanale ridotto.
Si è appena concluso l’incontro con il Ministero dell’Istruzione e del Merito sul decreto che detta disposizioni sull’avvio dei percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e di abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli insegnanti tecnico - pratici, delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno accademico 2023/2024, nonché l’autorizzazione dei posti per i percorsi accreditati presso ciascuna istituzione universitaria o accademica capofila. Saranno attivati complessivamente 48000 corsi abilitanti. Tutte le classi di concorso sono adesso coperte, ma restiamo in attesa di conoscere con precisione la collocazione dei corsi attivati e il numero di posti per ciascuno.
Non vi è alcun dubbio sul rimborso dei 500 euro da dare ai precari con supplenza fino al termine delle lezioni, al 30 giugno o al 31 agosto. Adesso, i giudici del lavoro stanno anche provvedendo ad assegnare ai supplenti gli interessi nel frattempo maturati. Così ha fatto anche il tribunale di Verona: nel condannare il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire con 1.000 euro l’insegnante che ha fatto ricorso con i legali, Anief, a seguito di due supplenze annuali, il giudice ha specificato che annualmente “l’importo di € 500 deve essere maggiorato degli interessi o rivalutazione, secondo i criteri dettati dall’art. 22, comma 36, della L. n. 724 del 1994, dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione”.
Nel corso del Consiglio dei Ministri di ieri, il Governo ha adottato un decreto legge che aggiorna le misure del PNRR. Quelle relative alla scuola riguardano: semplificazione ITS Academy e scuola di alta formazione; avvio procedure di revisione istituti tecnici e professionali; armonizzazione della normativa per acceso alla specializzazione sui posti di sostegno; possibilità di anticipare assunzioni docenti se di concerto con il MEF.
“Sarebbe bene che anche quest’anno si immetta in ruolo dalle Graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti. Invece, il decreto Milleproroghe ha negato anche la proroga per il sostegno che andava avanti da tre anni. Invece di allargare la procedura alle cattedre comuni, come chiesto da Anief con un preciso emendamento, si sta andando indietro e questo è particolarmente grave, perché nel frattempo il precariato ha assunto proporzioni paurose arrivando a coprire in media una cattedra su quattro e i concorsi programmati non riusciranno di certo a risolvere la situazione perché copriranno poco più del turn over”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla luce dallo squilibrio sempre più evidente tra domanda di accesso alla professione dell’insegnamento e offerta plausibile alla luce delle norme sempre più desuete e ingiuste che regolano il reclutamento.
Altro rimborso record ad un precario che non ha ricevuto per anni la Carta del docente per l’aggiornamento riservata, per sbaglio, solo al personale di ruolo: a conferirlo è stato 10 giorni fa il giudice del lavoro di Treviso, che ha risarcito con 3.000 euro un’insegnante precaria (come Insegnante tecnico pratico e di Sostegno) che ha sottoscritto per sei anni consecutivi, tra il 2017 e il 2023, e che non soddisfatta del trattamento iniquo ha deciso di rivolgersi al sindacato Anief per avere ragione e recuperare il maltolto.
Seminari di legislazione scolastica “Il CCNL 2019- 21 Approfondimenti” e Assemblee sindacali: il sindacato rappresentativo Anief continua la campagna di formazione e informazione per i docenti e gli Ata delle scuole italiane, anche all’estero. Presente agli incontri Marcello Pacifico, leader nazionale Anief.
Gli “artt. 63 e 64 del C.C.N.L. del 29 novembre 2007 pongono a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo determinato e indeterminato strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”: lo ricorda, in una sentenza di alcuni giorni fa, il Tribunale del lavoro di Treviso nell’accogliere il ricorso, presentato dai legali che operano per l’Anief, in difesa del diritto di un insegnante, oggi di ruolo, ad avere la Carta del docente che per un triennio consecutivo – tra gli anni scolastici che vanno dal 2018al 2020/21 - ha prestato servizio come supplente nella scuola pubblica. Il giudice del lavoro ha condannato l’amministrazione a risarcire “la parte ricorrente” con “l’importo complessivo di Euro 1.500 tramite il sistema della Carta elettronica”.
Il sindacato ricorda che l’accordo sulla mobilità del personale scolastico raggiunto ieri al Ministero riguarda l'attuale CCNI: è vigente e vale per triennio fino al prossimo anno. Già il prossimo anno potrà essere aggiornato anche da Anief per il prossimo triennio. “Con l'intesa sottoscritta ieri abbiamo soltanto aggiornato le novità del nuovo CCNL che permette di derogare in alcune situazioni particolari i vincoli (figli fino a 12 anni, 104 e cardiver) grazie al CCNL 2019/2021 sottoscritto il 18 gennaio 2024”, ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato autonomo, sottolineando che “dal 2009 ogni contratto, comunque, non può derogare alla legge”.
Cresce l’impegno del governo e degli enti locali per sostenere l’opera educativa delle scuole paritarie: abbiamo appreso qualche giorno fa che il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato un piano di finanziamento triennale (2024-2026) per supportare le scuole d’infanzia paritarie della regione, con un impegno finanziario che prevede 12 milioni di euro per il 2024 e importi analoghi per gli anni successivi. Anche in ambito nazionale i finanziamenti risultano in aumento, anche attraverso l’ultima Legge di Bilancio. Sul piano regolamentare, invece, siamo ancora fermi: il servizio svolto dal personale negli istituti paritari continua ad avere una minore valenza di quello effettuato nelle scuole statali. Senza tenere conto delle perplessità espresse dalla Corte di Giustizia europea, in Italia si continua a considerare quel servizio quasi di serie B. E nemmeno che il Testo Unico della Scuola, del 1994, non negava la validità per intero.
A seguito dell’informativa prot.n. 19097 del 19 febbraio 2024, il MIM ha invitato tutti in sindacati a partecipare alla riunione per il giorno 22 febbraio 2024, in merito alle Dotazioni Organiche del Personale ATA per l’anno scolastico 2024/2025, presentazione bozza di decreto interministeriale e delle relative Tabelle costituenti parte integrante del medesimo. Anief, alla luce delle tabelle allegate alla bozza di decreto ha sottolineato che, la consistenza complessiva delle dotazioni dell’Organico di Diritto a livello nazionale passerà a 196.495, a cui vanno aggiunti i posti relativi alle dotazioni organiche dei direttori dei servizi generali e amministrativi ridotte a 7.461 istituzioni scolastiche (-500 unità). Questi numeri negativi sono purtroppo il frutto del dimensionamento attuato per effetto del PNRR già fortemente contestato da Anief.
Date e decisioni sulla mobilità del personale scolastico sono state definite oggi durante l'incontro tra ministero dell'Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali rappresentative per il confronto sull'Ordinanza Ministeriale di prossima pubblicazione che avvierà le procedure di mobilità 2024 del personale docente, educativo e ATA. Le domande per i trasferimenti dei docenti di ruolo si presenteranno dal 26 febbraio al 16 marzo, degli ATA dall’8 marzo al 25 marzo, del personale educativo dal 28 febbraio al 19 marzo. Per gli insegnanti di religione cattolica dal 21 marzo al 17 aprile. La pubblicazione dei movimenti per il personale docente è fissata al 17 maggio, 22 maggio per il personale educativo. 27 maggio per gli ATA. I neoassunti 2023/24 potranno presentare domanda sono se rientrano in alcune casistiche previste dal CCNL 2019/21 e previste dall’ordinanza.
Sportello straordinario | Data | Luogo | Dettagli |
---|---|---|---|
CONSULENZA MOBILITA' ATA SARDEGNA | Date multiple | CA | >> |
Vedi tutti gli sportelli della regione
Tel. 3921638591
Via Garigliano, 2, 09122 Cagliari CA
Lunedì dalle 9:30 -13:30 e dalle 15:00 alle 20:00 Martedì dalle 9:00-13:00 e dalle 15:00 alle 20:00 Mercoledì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:30 alle 19:30 Giovedì dalle 9:30 - 12:30 e dalle 17:30 alle 20:00 Venerdì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:00 all
Tel. 3921638591
Via Garigliano, 2, 09122 Cagliari CA
Lunedì dalle 9:30 -13:30 e dalle 15:00 alle 20:00 Martedì dalle 9:00-13:00 e dalle 15:00 alle 20:00 Mercoledì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:30 alle 19:30 Giovedì dalle 9:30 - 12:30 e dalle 17:30 alle 20:00 Venerdì dalle 9:00 -13:00 e dalle 15:00 all
Tel. 3921638591 - 3466795485
NUORO
consulenza telefonica e mail