Nella giornata di oggi si è tenuta un’informativa al MIM avente ad oggetto il Programma Nazionale “Scuola e competenze” FSE-FESR 2021-2027 con specifico riferimento all’avviso Piano estate già annunciato dal Ministro Valditara.
Nella giornata di oggi si è tenuta un’informativa al MIM avente ad oggetto il Programma Nazionale “Scuola e competenze” FSE-FESR 2021-2027 con specifico riferimento all’avviso Piano estate già annunciato dal Ministro Valditara.
Anche a Rovigo la Carta del docente viene assegnata dal giudice, chiamato a giudicare il ricorso presentato dai legali dell’Anief in difesa di un’insegnante che ha svolto delle supplenze annuali tra il 2018 e il 2023 senza avere un euro per formarsi: la docente ha ottenuto giustizia, assieme a 2.500 euro, che vanno a coprire le spese per l’aggiornamento relative alla cinque annualità durante le quali ha insegnato come supplente.
Sulla Carta del docente ai precari valgono “i principi espressi da Cass 29961/2023” e “l’orientamento pressochè unanime della giurisprudenza di merito, espresso dall’ Ufficio fin dalla prima sentenza n. 59/2023 est Bortot in causa RG n. 1560/2022”: non ha dubbi nemmeno il Tribunale di Venezia nell’assegnare ad una insegnante i 1.500 euro chiesti, attraverso i legali Anief, per essersi formato a proprie spese tra il 2018 e il 2021.
L’importo degli stipendi medi annui lordi nella Pubblica Amministrazione risulta di 34.153 euro per retribuire il servizio svolto in 278 giornate lavorative: quelli della scuola fortemente buoni ultimi, pari ad appena 24.667 euro medi annui. A dirlo sono gli ultimi dati INPS disponibili sugli stipendi del pubblico impiego – integrati con il report ISTAT e con il Rapporto Semestrale dell’ARAN sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti. I dati stipendiali – comprendenti i lavoratori con contratto a tempo determinato e/o part time – sono stati pubblicati oggi dalla stampa economico-lavorativa, con il personale scolastico che si conferma dunque il più sottopagato della pubblica amministrazione.
Si è tenuto ieri, 15 aprile 2024, il consueto incontro tra MAECI e organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL Scuola comparto istruzione e ricerca, per la revisione del contingente scolastico in servizio all’estero.
L'Anief ha avviato le procedure di preadesione al ricorso per ottenere la corretta retribuzione delle ore eccedenti di formazione obbligatoria svolte dal docente oltre il limite delle ore previste per le Attività Funzionali all'insegnamento (le 40+40 ore previste dall'Art.44, comma 3, CCNL 2019/21) laddove la contrattazione integrativa d'istituto, cui il Contratto demanda per la fissazione dei compensi, stabilisca un compenso forfettario inferiore rispetto a quanto previsto a livello nazionale come retribuzione lorda oraria dalla Tabella E1.6 del vigente CCNL.
I Paesi europei non possono avallare “la discriminazione dei lavoratori a tempo determinato”: lo prevede, in particolare “l’art. 4 Direttiva 1999/70/CE, le cui prescrizioni sono, come noto, da tempo considerate direttamente applicabili nel nostro ordinamento”, per cui la Carta del docente va assegnata anche ai supplenti. Lo scrive il Tribunale di Vicenza accogliendo il ricorso di un’insegnante, presentato dai legali Anief, che dopo avere svolto quatrro supplenze annuali, tra il 2019 e il 2023, ha giustamente chiesto i 2.000 euro utili alla sua formazione negati fino ad allora dall’amministrazione.
La riforma previdenziale con parametri sempre più stringenti obbliga oramai la maggior parte dei lavoratori italiani a lasciare il lavoro alle soglie dei 70 anni, eppure la spesa continua a crescere: negli ultimi sei anni l’incremento è stato di 70 miliardi. Se si guarda al 2027, attraverso il Def “light” appena presentato, le cose vanno ancora peggio: +99,6 miliardi, con le uscite pensionistiche che dovrebbero toccare i 368,1 miliardi (15,5% sul Pil) contro i 268,5 di fine 2018 (15,2% sul Pil). Già alla fine di quest’anno la spesa dovrebbe arrivare a 337,4 miliardi (15,6% del Pil) con una crescita del 5,8% rispetto al 2023.
“Senza il rinnovo dei contratti per 6 mila collaboratori scolastici assunti per il PNRR e Agenda sud, da martedì 16 aprile prenderanno una piega irrealizzabile i progetti e l’attuazione dei programmi legati ai fondi europei: sarebbe buona cosa, a questo punto, che sull’organico aggiuntivo non rinnovato il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero si rivolga nei prossimi giorni al Parlamento per spiegare a cosa si sta andando incontro con questa negazione”: lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, all’indomani della bocciatura nel decreto Pnrr quater, da parte della quinta Commissione della Camera dei deputati, dell’emendamento suggerito dall’Anief sulla proroga fino al prossimo 30 giugno dei contratti del personale ausiliario, in scadenza al 15 aprile.
Il nuovo decreto Pnrr Quater contiene un importante emendamento per assumere i docenti di sostegno direttamente da GPS fino al 2025 su posti vacanti dei concorsi, ma non altre richieste di modifica altrettanto importanti: la quinta Commissione della Camera dei deputati, infatti, ha ritirato o respinto gli emendamenti, 40 dei quali suggeriti dall’Anief, tra quello importantissimo sulla proroga fino al prossimo 30 giugno dei contratti del personale ausiliario, in scadenza al 15 aprile, da cui dipende anche il destino dello stesso Pnrr lato Scuola e dell’Agenda Sud.
Si apre uno spiraglio sul possibile riconoscimento dell’anno scolastico 2013 ai fini della carriera del personale scolastico: l’immotivato blocco delle progressioni economiche imposto dalle norme di contenimento della spesa pubblica, deciso una decina d’anni fa, comincia infatti a scricchiolare a seguito dell’analisi della norma nelle aule di giustizia. In particolare, c’è una recente sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Firenze che potrebbe rimettere tutto in discussione: la sentenza, del 30 gennaio scorso, ha ribaltato la decisione del Tribunale di Lucca che nel 2022 aveva respinto le richieste di una docente di vedersi riconosciuto l’anno 2013 ai fini della ricostruzione di carriera e delle successive progressioni di stipendio.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha partecipato allo speciale organizzato da Orizzonte scuola Tv sul Decreto semplificazioni, reclutamento docenti di sostegno e continuità didattica e i relativi cambiamenti. Si ricorda, come riporta Orizzonte scuola, che “il nuovo ddl Semplificazioni, approvato in Consiglio dei Ministri e in corso di conversione in Parlamento, introduce diverse misure per garantire agli studenti con disabilità il supporto di docenti qualificati e stabili nel tempo”.
“Non appare sussistere alcuna ragione obbiettiva, nel significato elaborato dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia negli ultimi decenni, che giustifichi la mancata estensione ai docenti a termine della” Carta del docente: lo ha scritto la sezione controversie del Tribunale di Vicenza riferendosi all’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022 emessa dalla Corte di Giustizia europea, nell’assegnare i 2.500 euro della carta annuale per l’aggiornamento professionale ad una supplente entrata in ruolo il 1° settembre 2023. Nelle cinque annualità precedente all’assunzione a tempo indeterminato la docente non aveva preso un euro e per questo ha presentato ricorso con Anief.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dalla sua pagina Facebook ha parlato di decreto legislativo Pnrr.
“Siamo d'accordo con il Ministro Valditara: la carriera si faccia per legge per individuare il middle management. Ma per la firma del nuovo contratto, prima bisogna utilizzate gli 8 miliardi stanziati per recuperare 3 mila euro di arretrati e dare aumenti quattro volte come anticipo di quelli dati per indennità di vacanza contrattuale relativa al triennio 2022-2024”. Lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, tornando sulle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara che ha dato per “pronto l’atto di indirizzo per il nuovo contratto” aggiungendo che si “intende eliminare il docente incentivato, che la Commissione Europea ci ha dato ampi margini” e “valorizzare le figure del “docente tutor e orientatore”.
“La prestazione del docente precario è sovrapponibile a quella del docente di ruolo, divenendo discriminatorio, e quindi illegittimo, il differente trattamento rispetto a quest’ultimo”: lo scrive il tribunale di Vicenza condannando il ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire con 3.000 euro un insegnante che ha presentato ricorso con Anief dopo essersi reso conto della mancata assegnazione della card per l’aggiornamento tra il 2018 e il 2024.
Prosegue il confronto all’Aran sulle sequenze contrattuali relative al nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Universitàsottoscritto lo scorso 18 gennaio: dopo la ripresa degli incontri, due giorni fa, sulle tante criticità sui contratti di ricerca e sulla figura del tecnologo universitario, la prossima settimana le parti si incontreranno di nuovo per discutere sulla “disciplina del rapporto di lavoro del personale delle scuole italiane all’estero”: il 17 aprile, alle ore 11.00, le organizzazioni rappresentative si incontreranno con la parte pubblica.
Si avvicina il confronto tra sindacati e parte per definire il nuovo contratto collettivo di lavoro: durante un convegno svolto oggi a Roma, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha detto che è praticamente “pronto l’atto di indirizzo per il nuovo contratto” aggiungendo che l’amministrazione “intende eliminare il docente incentivato, che la Commissione Europea ci ha dato ampi margini” e che si intende “valorizzare invece” le figure del “docente tutor e orientatore”.
Gli insegnanti oggi di ruolo con un pregresso di anni di supplenza possono chiedere, tramite ricorso gratuito con l’Anief, la Carta del docente per gli anni di precariato, con altissime possibilità che il giudice accolga l’istanza. È accaduto anche ad un docente che si è rivolto al Tribunale di Venezia per le supplenze annuali svolte prime di essere immesso in ruolo lo scorso 1° settembre: il giudice del lavoro gli ha dato piena ragione, assegnandogli ben 2.000 euro di risarcimento, salvo i periodi andati in prescrizione perché risalenti ad oltre cinque anni dalla presentazione del ricorso.
“Ancora una volta il ministero non riconosce in toto l’indispensabile e insostituibile lavoro profuso dai Direttori SGA e dalle segreterie”: così il responsabile del dipartimento Condir Anief Alberico Sorrentino in risposta alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nel corso della convention Anp svoltasi lo scorso fine settimana.
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